Agrigento – Caltanissetta
Tappa 85: Agrigento – Caltanissetta
Info tappa
Data di Partenza:
Sabato 12 settembre 2020
Comuni attraversati:
Agrigento, Canicattì, Castrofilippo, Delia, Enna, Favara, Naro, Pietraperzia, Caltanissetta
Lunghezza percorso: km 98,9
Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri
SIti Natura 2000
Monte Capodarso e Valle del Fiume Imera Meridionale
ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
L’area del SIC ricade nei comuni di Enna, Caltanissetta e Pietraperzia.Il sito comprende un tratto del fiume Imera meridionale che dapprima si incassa in una gola tra il Monte Capodarso (incluso nel sito) ed il Monte Sabucina, per poi scorrere a Sud in un’area più aperta lungo alluvioni terrazzate. A monte dell’area si rinvengono testimonianze dell’attività estrattiva dello zolfo. La zona ricade nella serie gessoso-solfifera (Messiniano), che si manifesta con gesso spesso ricoperto da Trubi del Pliocene Inferiore. Nelle zone settentrionali e meridionali del sito sono presenti anche arenarie, conglomerati, argille ed argille marnose grigie, oltre che sabbie e calcari organogeni del Pliocene superiore. I monti Capodarso e Altesina sono costituiti da placche calcaree o calcarenitiche (strutture a “cuesta”) tenaci e suborizzonatali che poggiano su rocce più antiche. Bioclima Mesomediterraneo medio superiore secco, con temperatura media annua di 16°C, precipitazioni medie annue 561 mm. Lungo il corso del fiume sono segnalate comunità igrofile a Zannichellia palustris, lungo le sponde comunità a Phragmites australis e Typha angustifolia, ed in aree umide con substrato salino cenosi a giunchi e tamerici. Sono inoltre presenti ampie aree occupate da vegetazione erbacea steppica, nitrofila o ruderale, legata sia all’abbandono colturale che al pascolo ed ai frequenti incendi. Sui versanti meridionali di Monte Capodarso si estendono inoltre praterie ad Ampelodesmos mauritanicus. Su litosuoli ed affioramenti rocciosi è inoltre presente una gariga a dominanza di Thymus capitatus. Sono inoltre presenti limitati esempi di vegetazione arbustiva più o meno degradata. Sui calanchi ed argille saline si riscontrano inoltre ligeti, a cui partecipano specie di interesse geobotanico quali Aster sorrentinii e Lavatera agrigentina.
Quality and importance
In relazione alla diversificazione geo-pedologica la flora e vegetazione sono piuttosto varie, così come risulta altrettanto diversificata la fauna . Nella valle dell’Imera meridionale sono state censite oltre 500 specie di piante vascolari, con larga incidenza di terofite. Tra queste alcune presentano interesse fitogeografico, come Limonium optimae, specie descritta recentemente in un’area a Nord di questo sito, e qui rinvenuta negli ultimi anni. Per quanto riguarda la flora vascolare, nell’area sono presenti alcuni taxa endemici, oltre ad entità di interesse fitogeografico (inserite alla sezione 3.3: D).
Piano di Gestione/Misure di Conservazione
ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Il sito, esteso 819.00 Ha, ricade entro il Comune di Pietraperzia (EN). I suoli sono argillosi a tessitura fine e misti (argilloso-gessosi con componente calcarea) a tessitura grossa. Sulle superficie su piano orizzontale si mantengono a tutt’oggi suoli ancora equilibrati entro norma con sufficiente presenza di humus, onde sono possibili le colture. I substrati sono costituiti da argille, calcari, calcari gessosi, marne, gessi e sono ascrivibili alla serie evaporitica risalente al Messiniano.Il clima dell’area è Mesomediterraneo subumido inferiore, secondo il criterio di Rivas Martinez adattato alla Sicilia da Brullo & al. (1996).Il sito è collocato all’interno di un territorio destinato da tempo immemorabile alle colture cerealicole. Laddove i suoli non si prestano alle colture agrarie (o per prevalenza di suoli dominati dalla componente argillosa (sulla parte humica) o per l’emergere della componente rocciosa, lì si hanno formazioni vegetali di grande importanza per la tutela da ulteriore degrado. Queste afferiscono alle classi vegetazionali tipiche dei suoli argilloso-calanchivi e degli habitat rupestri della serie calciofila-argilloso-gessosa. La vegetazione con la sua ricchezza e col suo adattamento alle peculiarità geografiche dei siti mostra la capacità di innescare processi di ricostituzione della naturalità, di evoluzione verso il climax e di sfruttamento delle nicchie che certamente vanno incoraggiate attraverso la corretta gestione del SIC.Si possono dunque distinguere essenzialmente due grandi aggruppamenti vegetazionali afferenti a: 1)Lygeo-Stipetea ricco di arbusti pulvinari e specie erbacee tra cui significativi sono Anthemis muricata, Brassica souliei subsp. amplexicaulis, Limonium calcarae, Malva agrigentina, Salsola agrigentina, Scabiosa parviflora, Allium agrigentinum. Si tratta di specie endemiche che conferiscono ai pendii calanchivi il massimo di espressività (codifica 6220). Qui particolarmente abbondante è la associazione Lygeo-Lavateretum agrigentinae. 2)Associazioni semirupestri delle rupi calcaree e dei pendii adiacenti, generalmente dominati da Ampelodemos mauritanicus. Anche queste formazioni afferiscono ai Lygeo-Stipetea si mantengono sotto la codifica 6220 (non hanno niente a che vedere con le formazioni casmofile del Dianthion rupicolae). Una associazione nettamente casmofila è invece quella caratterizzata da Brassica villosa subsp. tinei, Diplotaxis harra subsp. crassifolia, Erysimum metlesicsii, Silene fruticosa, Antirrhinum siculum, Athamanta sicula, Sedum dasyphyllum (Brassico-Diplotaxietum crassifoliae). 3)Laddove gli spuntoni rocciosi appaiono sparsi si insediano formazioni dominate da Ampelodesmos mauritanicus, meno ricchi di specie significative, ma ugualmente importanti per la diversità del paesaggio vegetale (codifica 5330).
Quality and importance
Sito importante per la grande quantità di endemismi riscontrabili al suo interno. Specie dei calanchi afferenti al Lygeo-Lavateretum agrigentinae (Ordine dei Lygeo Stipetaliae): Allium agrigentinum Brullo & P. Pavone (ENDEMICA), Anthemis muricata (DC.) Guss. (ENDEMICA), Barlia robertiana (Loisel.) Greuter, Brassica souliei subsp. amplexicaulis (Desf.) Greuter & Burdet, Echinaria capitata var. todaroana Ces., Passer. & Gibelli (ENDEMICA), Limonium calcarae (Tod. ex Janka) Pignatti (ENDEMICA), Lygeum spartum L., Malva agrigentina (Tineo) Soldano, Banfi & Galasso (ENDEMICA), Nigella arvensis L., Ononis oligophylla Ten. (ENDEMICA), Salsola agrigentina Guss. (ENDEMICA), Scabiosa parviflora Desf. (ENDEMICA), Senecio leucanthemifolius Poir. subsp. pectinatus (Guss.) Giardina & Raimondo (ENDEMICA)Specie afferenti al Brassico-Diplotaxietum crassifoliae (habitat rupestri con calcareniti, calcari marnosi e gessi): Diplotaxis harra subsp. crassifolia (Raf.) Maire (RARA), Brassica villosa subsp. tinei (Lojac.) Raimondo & Mazzola (ENDEMICA), Erysimum metlesicsii Polatschek (ENDEMICA), Silene fruticosa L. (RARA), Antirrhinum siculum Miller (ENDEMICA), Athamanta sicula L., Sedum dasyphyllum L. (RARA). Questa associazione è esclusiva della Sicilia centrale. Il sito ospita rare specie di mammiferi e uccelli.
Piano di Gestione/Misure di Conservazione
ALTRE AREE PROTETTE
EUAP1106 Riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale