Cagliari
Tappa 42: Cagliari
Info tappa
Cagliari – Workshop Regionale
Venerdì 16/11/2018
lunghezza km 33,0
Cagliari – Percorso cittadino
Sabato 17/11/2018
lunghezza km 30,0
COMUNI ATTRAVERSATI:
Cagliari, Quartu Sant’Elena, Quarticciu, Selargius, Monserrato
Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri
SIti Natura 2000
Torre del Poetto
Codice:
ITB042242 Tipologia:ZSC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
L’area evidenzia tre strati litologici: alla base le tipiche arenarie di Pirri dello spessore massimo di 80 m., quindi la pietra cantone costituita da calcare marnoso arenaceo dello spessore di 50-60 m, e infine la pietra forte, più dura costituita da calcare a Lithothamnium, che rappresenta il termine piu’ recente della successione marina terziaria. I percorsi substeppici occupano i cumuli di detriti alla base delle falesie e i terrazzamenti
Qualità e importanza
La vegetazione ad Ampelodesmos si trova nell’area in cui le arenarie di Pirri si mescolano col detrito di frana dei calcari sovrastanti. Rappresentano l’aspetto terminale del processo di degradazione per incendio dei boschi di olivastro, ecostituiscono contatti con i ginepreti di calcari compatti. Sono un sicuro rifugio per l’avifauna e presentano un buon grado di conservazione.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A. n. 3 del 11/02/2011
Saline di Molentargius
Codice: ITB044002 Tipologia: ZPS Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Trattasi di un sistema acquatico derivato da uno stagno di retrospiaggia e utilizzato come vasche evaporanti di una salina parzialmente in disuso. La sua superficie è ormai racchiusa dall’abitato della città di Cagliari e dal suo hinterland (Pirri, Monserrato, Quartu S. Elena) e dalla spiaggia del Poetto. Le acque marine vengono immesse nel sistema mediante una apposita idrovora.
Qualità e importanza
Il bacino lacustre si trova inserito in un contesto urbano chiuso, presenta pertanto una rarità ambientale nel bacino del Mediterraneo. Sono interessanti le formazioni vegetazionali legate all’ecosistema salmastro dove si ritrovano le formazioni alofile di piante perenni camefitiche succulente che delimitano le zone afitoiche del deserto del sale, in particolare Halopeplis amplexicaulis, esclusiva del Sito in Sardegna. I settori sommersi dello stagno ospitano invece la vegetazione a Ruppia. Sito di importanza internazionale in base alla convenzione “Ramsar”, per l’avifauna
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Sito non dotato di Piano di gestione
Stagno di Molentargius e territori limitrofi
Codice: ITB040022 Tipologia: ZSC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Il territorio del SIC comprende gli stagni di Molentargius e Quartu S.Elena e il sistema delle Saline di Stato. Esso risulta compreso tra lo sviluppo urbano della città di Cagliari e quello della città di Quartu, comprendendo anche i Comuni di Quartucciu e Selargius. Lo Stagno di Molentargius comprende due vasche separate: il Bellarosa Minore: in cui viene fatta confluire l’acqua dei diversi canali che raccolgono le acque reflue dei paesi dell’hinterland cagliaritano e il Bellarosa Maggiore: che costituisce un bacino di raccolta delle acque provenienti dal mare attraverso l’idrovora posta lungo la spiaggia del Poetto. Le saline si collocano nel settore sud-occidentale dello Stagno di Quartu. Il grande bacino del Bellarosa Maggiore, è stato utilizzato in passato come vasca di prima evaporazione, nel ciclo di produzione e raccolta del sale. Lo stagno è diventato così un bacino idrico perenne, grazie alla costante manutenzione dei canali di collegamento con il mare, che assicurano il ricambio idrico.In seguito alla tracimazione dei canali di regimazione delle acque reflue le Saline di Stato hanno cessato la loro attività nel 1984
Qualità e importanza
Il bacino lacustre e le sue zone limitrofe (Colle M.te Urpinu) si trova inserito in un contesto urbano chiuso: rappresenta pertanto una rarita’ ambientale nel bacino del Mediterraneo. Il colle di Monte Urpinu arricchisce questo sito per le sue componenti vegetazionali termomediterranee a ombroclima secco, sia per la sua posizione da cui puo essere osservato il sistema guidato (attività saliniera) dello stagno. Ospita l’unica popolazione della Sardegna di Halopeplis amplexicaulis, oltre a ad altre specie di elevato interesse conservazionistico come Halocnemum strobilaceum, Cynomorium coccineum, Salicornia emerici, Salicornia patula e Salicornia dolichostachya. Sono interessanti le formazioni vegetazionali legate all’ecosistema salmastro dove si ritrovano le formazioni alofile di piante perenni camefitiche succulente che delimitano le zone afitoiche del deserto del sale. I settori sommersi dello stagno ospita invece la vegetazione a Ruppia. Sito di importanza internazionale in base alla convenzione “Ramsar”, per l’avifauna.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A. n. 102 del 26/11/2008