Canosa – Spinazzola
Tappa 68: Canosa – Spinazzola
Info tappa
Data di Partenza:
Martedì 01/10/2019
Comuni attraversati:
Canosa di Puglia, Andria, Cerignola, Corato, Minervino Murge, Montemilone, Spinazzola
Lunghezza percorso: km 48,95
Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri
SIti Natura 2000
IT9150041
ZSC Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
L’area, posizionata nelle Murge nord-occidentali, è caratterizzata da residui boschi mesofili e piccoli corsi d’acqua, circondati da seminativi. In detta area, sono state rinvenute specie la cui protezione è considerata prioritaria dalla Comunità Europea ai sensi delle Direttiva habitat 92/43, tra cui l’unica popolazione di Salamandrina terdigitata nota per la Puglia. La specie è stata riscontrata in un torrente perenne all’interno di una stretta valle caratterizzata da una perticaia di Cerro (Quercus cerris) posta a cica 400 m .s.l.m. assimilabile all’habitat delle ‘Foreste pannonico-balcaniche di quercia cerro-quercia sessile’ cod. 91M0. Il ritrovamento di questa specie e di contingenti numerosi di Rana italica, conferisce a questo sito un’elevata rilevanza erpetologica, anche in considerazione che, per le specie citate, rappresenta il limite dell’areale conosciuto. Il sito presenta inoltre popolazioni di altre specie di interesse conservazionistico (vedi Tabella) e ospita anche specie ornitiche, assai rare o addirittura assenti dal restante territorio regionale (ad eccezione del Gargano e del Subappennino Dauno) quali: il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), l’Allocco (Strix aluco), il Picchio muratore (Sitta europaea), il Pecchaiolo (Pernis apivorus) ecc. Tra i mammiferi, spicca la presenza del Toporagno acquatico di Miller (Neomys anomalus), ma sono state osservate anche tracce di Istrice (Hystrix cristata), Tasso (Meles meles), Faina (Martes foina), e soprattutto del Lupo (Canis lupus). I Valloni rappresentano dei veri e propri corridoi ecologici tra la Puglia e la confinante Basilicata. L’area, inoltre, appare di rilevante valore per il parco Regionale ‘Valle dell’Ofanto’ essendo ubicata alle sorgenti del torrente Locone il cui corso è inserito in parte nell’area parco.
Qualità e importanza
I Valloni rappresentano dei veri e propri corridoi ecologici tra la Puglia e la confinante Basilicata. L’area, inoltre, appare di rilevante valore per il parco Regionale “Valle dell’Ofanto” essendo ubicata alle sorgenti del torrente Locone il cui corso è inserito in parte nell’area parco. Rischio di messa a coltura dei lembi di bosco ancora presenti nelle aree più pianeggianti dei valloni, e problemi legati alle infiltrazioni di fertilizzanti e pesticidi usati in agricoltura all’interno dei corsi d’acqua presenti nei valloni.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Misure di Conservazione (R.R. n. 6 del 10/05/2016 modificato dal R.R. 12/2017)
Valle Ofanto – Lago di Capaciotti
IT9120011
ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Sito di elevato valore paesaggistico ed archeologico.
Qualità e importanza
Si tratta del più importante ambiente fluviale della Puglia. A tratti la vegetazione ripariale a Populus alba presenta esemplari di notevoli dimensioni che risultano fra i più maestosi dell’Italia Meridionale.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Misure di Conservazione (R.R. n. 6 del 10/05/2016 modificato dal R.R. 12/2017)
IT9120007
ZPS Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Paesaggio suggestivo costituito da lievi ondulazioni e da avvallamenti doliniformi, con fenomeni carsici superficiali rappresentati dai puli e dagli inghiottitoi. Il substrato è di calcare cretaceo, generalmente ricoperto da calcarenite pleistocenica. Il bioclima è submediterraneo
Qualità e importanza
Subregione fortemente caratterizzata dall’ampio e brullo tavolato calcareo che culmina nei 679 m del monte Caccia. Si presenta prevalentemente come un altipiano calcareo alto e pietroso. E’ una delle aree substeppiche più vaste d’Italia, con vegetazione erbacea ascrivibile ai Festuco brometalia. La flora dell’area è particolarmente ricca, raggiungendo circa 1500 specie. Da un punto di vista dell’avifauna nidificante sono state censite circa 90 specie, numero che pone quest’area a livello regionale al secondo posto dopo il Gargano. Le formazioni boschive superstiti sono caratterizzate dalla prevalenza di Quercus pubescens spesso accompagnate da Fraxinus ornus. Rare Quercus cerris e Q. frainetto.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Misure di Conservazione (R.R. n. 6 del 10/05/2016 modificato dal R.R. 12/2017) e D.C.D n.21 del 20/07/2017
ALTRE AREE PROTETTE
EUAP0852 Parco nazionale dell’Alta Murgia
EUAP 1195 – Parco naturale regionale Fiume Ofanto L.R. n.37 14/12/07