Erto – Andreis (Maniago)

Tappa 3: Erto – Andreis (Maniago)

La partenza è simbolicamente prevista all’altezza della diga del Vajont e l’intero percorso si svolge lambendo il Parco Regionale delle Dolomiti friulane. Si evita di percorrere la strada regionale 251, preferendo una strada secondaria che passa proprio sotto le pendici della frana del monte Toc. In questo modo però non si attraversa il paese di Erto, all’interno del quale si trova il centro visite del Parco, con un museo dedicato anche alle vicende del Vajont. Una volta arrivati alla strada regionale è comunque possibile tornare indietro per circa 1 km fino ad arrivare a Erto. Si prosegue quindi verso Cimolais; una volta attraversatolo, si abbandona la strada regionale per immettersi in ciclabile, fino al paese di Claut. Si ritorna indietro seguendo il corso del torrente Cellina, fino a riprendere la strada regionale, seguendola fino al lago di Barcis, al termine del quale, in località Ponte Antoi, finisce l’itinerario di giornata. Lunghezza totale percorso: 41,2 km.

Autore: FIAB Friuli Venezia Giulia

Info tappa

Data e luogo di partenza:
Giovedì 31/05/2018 – Erto
Comuni attraversati:
Erto e Casso, Cimolais, Claut, Barcis
Lunghezza percorso: 41,2 km
Differenza altimetrica: 449 m
Ascesa: 706 m
Discesa: 1.022 m

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Profilo altimetrico (397 m a 846 m)

Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri

Siti natura 2000

Forra del Torrente Cellina

Forra del Torrente Cellina

CODICE: IT3310004 Tipologia: ZSC Regione biografica: Alpina

Qualità e importanza:

Si tratta di un magnifico esempio di erosione fluviale su calcari, con marmitte dei giganti di notevoli dimensioni con tipica vegetazione rupestre con rilevanti popolazioni di tasso. La strada che costeggia il torrente è attualmente dismessa ed interdetta al traffico veicolare motorizzato. Le ripidità dei versanti hanno mantenuto basso il livello di antropizzazione e di disturbo dell ‘area. Il sito è ornitologicamente rilevante per le pareti rocciose che rappresentano l’habitat idoneo a varie specie di rapaci a breve distanza dalla pianura. Nella zona sono segnalati Austropotamobius pallipes, Vertigo angustior e Helix pomatia. Ancora segnalata ma rarissima Salmo [trutta] marmoratus. Nei dintorni è stato da poco segnalato Felis s. silvestris. Nella zona sono presenti discrete popolazioni di Iberolacerta horvathi a bassa quota. Comuni anche Zamenis longissimus, Hierophis viridiflavus e Podarcis muralis e nelle acque del fiume Natrix tessellata è piuttosto frequente. Alla grotta Vecchia Diga è segnalato anche Miniopterus schreibersii, attualmente particolarmente abbondante all ‘interno di un sistema ipogeo situato poco al di fuori del sito. Nella stessa grotta sono segnalate diverse specie endemiche del genere Orotrechus, che qui hanno la loro Terra typica.
Misure di conservazione: DPReg 215 del 22.09.2017

Dolomiti Friulane

Dolomiti Friulane

CODICE: IT3310001 Tipologia: ZPS Regione biografica: Alpina

Qualità e importanza:

Il sito include habitat prioritari e non che, grazie all’inaccessibilità di buona parte del sito, sono in ottime condizioni di conservazione. Alcuni habitat prioritari occupano vaste superfici (ad esempio le mughete). Vi è inoltre un’elevata concentrazione di specie endemiche e rare; per alcune di esse, tra cui Gentiana froelichii. ssp. zenarii e Arenaria huteri. Molto ricche sono le popolazioni di Cypripedium calceolus, a cui si accompagnano Campanula morettiana e Physoplexis comosa. L’antropizzazione ridotta e l’eccezionale vastità dell’area montano alpina caratterizzano il sito che ospita molte specie avifaunistiche, spesso con densità non molto alte, ma rappresentanti elevata biodiversità. Particolarmente notevoli: la fauna a chirotteri (Barbastella barbastellus, Pipistrellus kuhlii, Plecotus macrobullaris), la presenza di varie popolazioni isolate di Iberolacerta horvathi e le rade popolazioni di Salamandra atra; ben diffusa anche Martes martes. Merita segnalare che in questa zona vivono alcune popolazioni di Eliomys quercinus. Nella zona Bombina variegata è piuttosto localizzata. La presenza dei grandi carnivori nell’area protetta è certa ma non ben stabilizzata. Ursus arctos e Lynx lynx transitano in questi habitat montano-alpini, ma non vi hanno ancora formato nessuna popolazione. Nelle acque correnti vivono discrete popolazioni di Cottus gobio e Austropotamobius pallipes; il sito ospita anche, sia pur marginalmente, Salmo [trutta] marmoratus e Barbus plebejus. Nell’area sono segnalate, tra i lepidotteri, Callimorpha quadripunctaria, Euphydryas aurinia, Maculinea arion, Parnassius apollo e Parnassius mnemosyne; è anche accertata la presenza di Helix pomatia.
Misure di conservazione: DPReg 214 del 22/09/2017

Altre Aree Protette

Riserva naturale Forra del Cellina

CODICE: EUAP0682

Parco naturale delle Dolomiti Friulane

CODICE: EUAP0962