Foresta di Fusine

La foresta regionale di Fusine ha un’estensione di circa 2.066 ha ed è situata in Comune di Tarvisio; in particolare la sua porzione di maggiore rilevanza naturalistica rientra in una delle aree italiane più complete dal punto di vista biologico-naturalistico, quindi una tra le più ricche di biodiversità. Essa peraltro appartiene al bacino imbrifero del Danubio, quindi ad una realtà biogeografica dinarica (come la presenza di diverse rare specie di fauna e flora stanno a dimostrare) che non ha altri esempi nel nostro Paese.

Alla discreta variabilità di condizioni stazionali si associa un buon numero di tipi forestali tra i quali i principali sono: i boschi misti di abete rosso e faggio; quelli misti di abete bianco, abete rosso e faggio; le abetine pure di abete rosso; i lariceti; le pinete di pino silvestre e di pino mugo.

Parte della foresta ricade nella ZSC “Conca di Fusine” e presenta rilevanti caratteri sia di interesse naturalistico che turistico-ricreativo e paesaggistico; il piano di gestione forestale e gli interventi selvicolturali previsti si uniformano ai principi della selvicoltura naturalistica e tengono conto del particolare contesto naturalistico-paesaggistico e sociale in cui si viene a trovare la foresta stessa. Essa inoltre, come tutte le foreste di proprietà regionale del Friuli, è certificata PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), schema procedurale per la gestione forestale sostenibile.

La foresta regionale di Fusine vanta un’esperienza di gestione pubblica plurisecolare. Risale al 1517 lo Statuto che riservava all’Imperatore Massimiliano i diritti su tutti i boschi resinosi d’alto fusto. Fin dagli inizi del 1900 la foresta si è avviata verso una gestione pianificata e nel 1906 venne eseguito il primo piano di assestamento. Dopo il 1918 la foresta passò sotto l’amministrazione italiana e solo nel 1966 ci fu il passaggio della proprietà alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Da allora la sua superficie è aumentata sia per nuovi acquisti sia per l’accorpamento di terreni gestiti dal disciolto Ente per le Tre Venezie. L’acquisizione più recente è quella del Compendio “Foresta Weissenfels”.

La foresta ha anche una rilevante importanza economica connessa alla produzione legnosa. Mediamente ogni anno vengono utilizzati circa 2.500 metri cubi netti di legname, costituiti prevalentemente da abete rosso e, in misura minore, da larice, faggio e abete bianco. Significativa, nei tagli di maturità, è la percentuale di legname di abete rosso di elevata qualità per falegnameria e di quello per travatura (imballaggio, tavolame di terza scelta).

L’attività di gestione della proprietà regionale della foresta di Fusine comprende anche la manutenzione degli immobili presenti tra i quali particolarmente importanti sono il Rifugio Zacchi e la Capanna Ghezzi, oltre agli edifici di servizio localizzati proprio in prossimità dei laghi, necessari ad assicurare la migliore fruizione turistica della zona.

Sitografia

http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/agricoltura-foreste/foreste/FOGLIA9/#id2

Autore: Claudio Piccini