Ghilarza – Oristano

Tappa 34: Ghilarza – Oristano

Info tappa

Data di Partenza:

Venerdì 09/11/2018

Comuni attraversati:

Ghilarza, Paulilatino, Bauladu, Tramatza, Solarussa, Siamaggiore, Oristano

Lunghezza percorso: 42,5 Km

Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri

SIti Natura 2000

Media Valle del Tirso e Altopiano di Abbasanta – Rio Siddu

 

Codice:  ITB031104 Tipologia: SIC Regione biografica: Mediterranea 

 

Other Site Characteristics

l Sito è fondamentalmente costituito da due aree con caratteristiche ambientali e paesaggistiche differenti:  a) l’altopiano di Abbasanta e Paulilatino, di origine vulcanica (trachite) successivamente ricoperto da colate basalti, che è delimitato ad ovest dal complesso montano del Montiferru e a nord dalla catena del Marghine, mentre a sud degradata verso la piana dell’alto Campidano e ad est confina con l’area collinare del Barigadu.  b) la media valle del Fiume Tirso, il corso d’acqua più importante della Sardegna, comprendente il Lago artificiale dell’Omodeo, interamente ricompresso all’interno del SIC.  La prima area è caratterizzata dalla presenza di vaste superfici a olivastro presente nelle forme più evolute di vegetazione forestale ed arbustiva, che si alternano ad ambienti steppici, praterie erbacee e macchia mediterranea (con prevalenza di mirto e lentisco) interessate da attività di pascolo, soprattutto bovino. Nell’altopiano è ben rapresentata anche la sughera che occupa le superfici pianeggianti, anche se le formazioni forestali di questa specie sono quasi ovunque scomparse. Significativa sull’altopiano la presenza degli stagni temporanei ad essiccamento estivo, i cosiddetti “pauli” e “pischinas”, nei quali si sviluppano comunità vegetali azonali caratterizzate dalla presenza di alcune specie vegetali di grande interesse biogeografico ed importanza conservazionistica. Questi stagni un tempo interessavano una superfice molto ampia, mentre oggi molti di essi sono stati modificati da opere di drenaggio per recuperare terreni pianeggianti da destinare al pascolo.  Il Lago dell’Omodeo, rappresenta invece un’area storicamente condizionata dall’artificialità conseguente all’intervento dell’uomo sulla regimazione del corso del Fiume Tirso. Il Lago rappresenta comunque un importante e caratterizzante elemento paesaggistico ed ambientale, oltrechè una risorsa determinante per l’attuale e futuro sviluppo economico dell’intera area dell’Alto Oristanese e del Barigadu.   Dal punto di vista naturalistico, in questa area del SIC la vegetazione climatica ed edafo-xerofila a Leccio, che si sviluppa soprattutto nei versanti della Valle del Tirso, è principalmente rappresentata da cenosi sempreverdi a dominanza di leccio e macchia mediterranea.  Sono presenti anche le querce caducifoglie (Roverella – Quercus gr. pubescens), limitate ai versanti più freschi del Lago Omodeo, la vegetazione meso-igrofila dei substrati ricchi d’acqua e la vegetazione fluviale caratterizzata da formazioni boschive di pioppo, salici, olmi, frassini, tamerici, ed alloro

Qualità e importanza

Il sito ha una elevata importanza conservazionistica in quanto in esso sono presenti numerosi habitat e specie di interesse conservazionistico. Esso rappresenta infatti una delle poche località in Sardegna in cui csono presenti formazioni a Laurus nobilis, habitat prioritario della Direttiva 92/43/CEE. Il Sito è inoltre zona di riproduzione della Gallina Prataiola, specie avifaunistica particolarmente protetta in quanto rara e a elevato rischio di estinzione, elencata nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di gestione – D.A. n. 11977/DecA/11 del 11/05/2010