I Sacri Monti

I Sacri Monti

I Sacri Monti sono un insieme di siti sacri, presenti in Piemonte ed in Lombardia, che dal 2003 sono stati dichiarati patrimoni dell’umanità dall’UNESCO, mentre nel 2012 è stato creato l’Ente di gestione dei Sacri Monti, con fini di tutela, gestione e promozione. Questi luoghi sono percorsi devozionali lungo i quali sorgono gruppi di cappelle e complessi architettonici (chiese, calvari, edicole) che custodiscono statue,
prealpine per offrire ai pellegrini un’alternativa più sicura rispetto ai viaggi in Terra Santa. Ancora oggi, oltre a rappresentare un riferimento per i fedeli e per i cultori dell’arte religiosa, caratterizzano in maniera significativa gli splendidi paesaggi delle località in cui si trovano.

Fu Carlo Borromeo, vescovo di Milano, a promuovere il progetto di una rete di cappelle e luoghi di devozione tra i monti della Lombardia e del Piemonte. In seguito, il Concilio di Trento (1545-1563) ne riconobbe l’importanza e li propose come modello devozionale da imitare. Alcuni di questi luoghi erano già sede di forme spontanee di culto e furono via via trasformati in originali complessi destinati a raffigurare, con statue e dipinti, importanti episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento o storie della vita dei Santi. Tra quelli di maggior rilievo in Piemonte si segnalano il Sacro Monte di Varallo Sesia, il cui complesso è stato realizzato sopra una rupe che sovrasta il borgo di Varallo, con l’obiettivo di ricostruire il paesaggio della Terra Santa, e quello di Oropa, con uno dei più antichi santuari dedicati alla Madonna.

Il Sacro Monte di Varallo Sesia rappresenta l’esempio più antico e di maggior interesse artistico tra i Sacri Monti dell’area alpina lombardo-piemontese, ed è inserito in una riserva naturale della Regione Piemonte (Riserva speciale del Sacro Monte di Varallo). Si compone di una basilica, che costituisce la stazione finale di un percorso che si snoda tra vie e piazzette, e di 44 cappelle affrescate e popolate da circa 800 statue in terracotta policroma e legno, a grandezza naturale.L’idea dell’edificazione fu concepita nel 1481 dal frate francescano Bernardino Caimi:.verso la metà del XV secolo gli affreschi e pitture che raccontano episodi delle Sacre scritture, e sono nati tra le valli pellegrinaggi in Terra Santa erano divenuti molto pericolosi a causa della presenza dei turchi, da qui il proposito di riprodurre in Occidente i luoghi sacri, almeno più emblematici. Il Sacro Monte di Varallo giunse così a rappresentare un’autentica alternativa al pellegrinaggio, tanto da essere definito Nuova Gerusalemme.
Dietro al progetto di Caimi c’era anche una forte intenzione pedagogica, cara alla spiritualità francescana, attenta a promuovere l’immedesimazione dei fedeli con l’esempio dato dalla figura di Gesù: da qui il progetto di un percorso devozionale sulle tracce della memoria dei luoghi sacri al cattolicesimo, popolata con le scene del racconto evangelico.

Nel 1486 furono costruite la chiesa di Santa Maria delle Grazie, annessa al convento francescano, e le prime cappelle del Sacro Monte. L’attività proseguì anche dopo la morte di padre Caimi e a partire dai primi anni del XVI secolo fu il pittore, scultore ed architetto Gaudenzio Ferrari a dirigere i lavori, lavorando al Sacro Monte sino al 1528 come progettista di alcune cappelle e come autore di numerose sculture e di affreschi che, nelle cappelle, fanno da sfondo alle scene sacre. Quando Ferrari lasciò il Sacro Monte, il luogo aveva raggiunto una relativa maestosità scenica. Con la crescita dell’afflusso dei fedeli, il programma edificatorio riprese e continuò grazie all’interessamento di altri artisti, a cominciare da allievi di Ferrari come Giulio Cesare Luini e Fermo Stella da Caravaggio, e altri come Giacomo Paracca (l’artefice delle statue
della Strage degli innocenti) e i fratelli Della Rovere detti i Fiammenghini. Negli anni 1565-68 i lavori proseguirono sotto la direzione dell’architetto Galeazzo Alessi, che concepì una nuova disposizione delle cappelle, non più su base topologica ma cronologica, per consentire al visitatore di seguire, di cappella in cappella, le tappe del cammino terreno di Gesù.

Dopo un rallentamento dei lavori nell’ultima parte del XVI secolo, nel XVII secolo la costruzione riprese sotto l’impulso del vescovo di Novara Carlo Bascapè. Si aggiunsero nuove cappelle dedicate ai momenti salienti della Passione di Gesù, a opera dei pittori Domenico Alfano e Pier Francesco Mazzucchelli, e dello scultore Giovanni Wespin, ma soprattutto esordì l’architetto Giovanni D’Enrico, che lavorò al Sacro Monte insieme al fratello pittore Melchiorre. Tra le realizzazioni più significative di questo periodo si trova la costruzione del Palazzo di Pilato con la Scala Santa, costruita sul modello di quella romana di San Giovanni in Laterano. Durante questa edificazione l’équipe dei D’Enrico si completò con l’arrivo dell’altro fratello Antonio (noto come Tanzio), al quale si devono gli affreschi delle cappelle della Passione. Si concretizzò in questo periodo il ʻpiano urbanisticoʼ concepito da Alessi relativamente alla parte sommitale del Monte, con cappelle disposte nei palazzi e nei porticati in stile rinascimentale destinati, al di là della Porta Aurea, ad affacciarsi sulla Piazza dei Tribunali e sulla Piazza del Tempio. Inoltre, ebbe inizio (1614) la costruzione della nuova Basilica dell’Assunta, su disegni di Bartolomeo Ravelli e di Giovanni D’Enrico. La sua costruzione si sviluppò per tappe successive protraendosi sino al 1713.

Il Sacro Monte di Oropa è un complesso costituito da 19 cappelle situate al di fuori delle mura dell’omonimo santuario, nel comune di Biella. Nella conca di Oropa, che ha sullo sfondo il monte Mucrone (m 2.336), partendo della spianata in cui è posto il santuario che ospita la celebre Madonna Nera, il Sacro Monte si arrampica verso la cima lungo un comodo sentiero erboso. Con la legge n. 5 del 28 febbraio 2005, la Regione Piemonte ha istituito la riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa, gestita dal Comune di Biella, che comprende tutta la conca di Oropa fino al confine con la Valle d’Aosta.

Andate distrutte le vecchie cappelle cinquecentesche, l’avvio vero e proprio dell’edificazione del Sacro Monte risale al 1620, anno della solenne incoronazione della statua della Madonna, una statua lignea del XIII secolo che la leggenda voleva scolpita da san Luca e portata ad Oropa da sant’Eusebio di Vercelli, e che divenne nel tempo oggetto di crescente devozione popolare.
Il Sacro Monte nacque per iniziativa del frate cappuccino Fedele da San Germano come espressione del culto della Vergine: il progetto iniziale prevedeva 20 cappelle dedicate (secondo i canoni di una popolare rappresentazione teatrale) alla vita di Maria, illustrata in coerenza con il racconto che ci viene dai vangeli apocrifi. Il progetto poté contare sul supporto di Carlo Emanuele I duca di Savoia, ma furono soprattutto le diverse comunità parrocchiali del Biellese a sostenere l’edificazione.

La costruzione delle cappelle si sviluppò lungo un arco temporale di più di un secolo senza, per altro, completare il progetto iniziale. La volontà di assicurarsi i migliori artisti portò nel 1621 al coinvolgimento di quelli che operavano al Sacro Monte di Varallo, segnatamente Giovanni D’Enrico e la sua bottega. Tra i pittori che hanno realizzato la decorazione delle cappelle va ricordato Giovanni Galliari di Andorno Micca; le sue ambientazioni architettoniche, tra cui si segnalano le cappelle della Natività di Maria, della Dimora di Maria al tempio, della Nascita di Gesù, anticipano lo stile che sarà proprio del figlio Bernardino, importante pittore- scenografo della prima metà del Settecento.Le cappelle oggi presenti sono 19, di cui 12 dedicate alle storie della Vergine e 7 a episodi di fede cristiana. Sono poste ai lati di un cammino in salita quasi rettilineo, in un’ampia radura erbosa; solo alla sommità gli alberi si fanno più fitti e si entra in un ambiente boschivo. Tutte le cappelle hanno i tetti coperti di lastre in pietra, nella tradizione delle baite di ambiente alpino.

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Sacro_Monte_di_Varallo

https://it.wikipedia.org/wiki/Sacro_Monte_di_Oropa