Iglesias – Cagliari

Tappa 40: Iglesias – Cagliari

Info tappa

Data di Partenza: 

Giovedì 15/11/2018

Comuni attraversati:

Iglesias, Domusnovas, Villamassargia, Siliqua, Villaspeciosa, Uta, Assemini, Elmas, Cagliari

Lunghezza percorso: 69,9 Km

Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri

SIti Natura 2000

Monte Linas – Marganai

Codice: ITB041111  Tipologia:  ZSC  Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

Straordinaria varieta’ di fenomeni geologici e strutturali e dalla eccezionale presenza di tutta la serie cronologica delle formazioni terrestri, dal Cambriano inferiore alle formazioni caratterizzanti il Quaternario della Sardegna.

Qualità e importanza

Area di grande interesse botanico, oltre che per la presenza di habitat della Direttiva il sito ospita specie di notevole importanza quali: Helichrysum montelinasanum, endemica del Sulcis-Iglesiente che ha qui il suo locus classicus e Anchusa montelinasana, esclusiva del massiccio. Oltre a queste sono presenti numerose specie endemiche, tra le quali si segnalano Evax rotundata, Festuca morisiana, Genista salzmanii, Genista sulcitana, Armeria sulcitana, Galium glaucophyllum, Blechnum spicant, Viola corsica subsp. limbarae, Bryonia marmorata, Arenaria balearica, Arum pictum ssp. pictum. Area di elevato interesse paleontologico, per la presenza di importanti taxa a livello internazionale, nazionale e regionale. Area di elevato interesse naturalistico, per la presenza di habitat unici, ormai scomparsi in tutto il bacino del Mediterraneo, come la foresta su formazioni carbonatiche del Marganai. Area di elevato interesse speleologico, per la presenza di cavità carsiche popolate da rara fauna troglobia e dalle caratteristiche strutturali uniche. Area di elevato interesse geologico-strutturale per la presenza di successioni litologiche pre-cambriane e per le testimonianze di eventi tettonici di rilevanza regionale. Area di elevato interesse faunistico, sia per la presenza di specie della Direttiva che per il notevole numero di specie endemiche e di interesse venatorio. Area di elevato interesse storico-sociologico per la presenza di siti archeologici e strutture archeo-industriali.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di gestione – D.A. n.61 del 30/07/2008

 

Foresta di Monte Arcosu

Codice:  ITB041105 Tipologia:  SIC  Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

Paesaggio caratterizzato da vallate ampie e pianeggianti e da vallate profonde e strette poggianti su graniti tardo ercinici, con processi filoniani. L’idrografia di superficie è caratterizzata da fiumi a prevalente regime torrentizio. Il Clima è Mesomediterraneo inferiore secco e secco-subumido. L’attuale situazione forestale è il risultato di pregresse azioni non regolamentate, come tagli per il legnatico, pascolo e incendi. Le formazioni forestali ed arbustive si presentano essenzialmente con stadi transitori del climax vegetale e soltanto in
poche aree si trovano stadi maturi della successione. La macchia mediterranea, caratterizzata da specie sempreverdi sclerofille e malacofille costituisce l’aspetto più diffuso della vegetazione a basse altitudini. Spiccata mediterraneità dell’area per l’elevata percentuale di terofite ed un grado di copertura forestale elevato per la presenza di vaste leccete, sugherete e macchie evolute. Presente una percentuale elevata di geofite, apparentemente legata all’uso antropico del territorio, in particolar modo alla pratica degli incendi (soprattutto nei settori pedemontani) e alle attività di tipo silvopastorale. Significativa è anche la percentuale di idrofite, localizzate essenzialmente lungo i torrenti e presso le sorgenti

Qualità e importanza

Le formazioni ad ontano sono ben strutturate e ben conservate e costituiscono nella gran parte dei casi vere e proprie foreste-galleria. Le foreste sarde di Taxus baccata sono, anche se circoscritte e a struttura aperta molto importanti perchè tra le più meridionali (insieme a quelle di M. Santo di Pula) del territorio sardo. I ginepreti a Juniperus phoenicea ssp. turbinata che vivono tendenzialmente esposti a mare, qui si trovano invece all’interno costituendo fitte cenosi. Nell’ambito della Sardegna meridionale i percorsi substeppici sono importanti perchè rari nell’ambito del sito perchè per la maggior parte costituito da formazioni di macchia o boschi. Il sito ospita inoltre un contingente di specie endemiche e di importanza biogeografica di indubbio valore. Dal punto di vista faunistico la sua importanza è data dalla presenza di numerose specie di interesse comunitario, tra cui spiccano il Cervo sardo, l’Aquila reale, l’Astore di Sardegna e diverse specie di Chirotteri.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di gestione – D.A. n. 58 del 30/07/2008

 

Stagno di Cagliari, Saline di Macchiareddu, Laguna di Santa Gilla

Codice:  ITB040023  Tipologia: ZS   Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

Il complesso denominato Stagno di Cagliari è ubicato in un antico fondovalle, scavato dal Rio Mannu e dal Cixerri, colmato con depositi fluviali, palustri marini. E’ attualmente compreso in un agglomerato urbano e industriale.

Qualità e importanza

Le cenosi sono in successione catenali con le variazioni del livello dell’acqua e presentano assocciazioni ben struturate e floristicamente differenziate. Vegetazione psammofila, alofila annuale, alofila perenne, (Arthrocnemion glauci e Halocnemion strobilacei), idrofila (Phragmition australis), idrofila (Ruppion maritimae)

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di gestione – D.A. n. 71 del 30/07/2008

 

Stagno di Molentargius e territori limitrofi

Codice: ITB040022 Tipologia: ZSC   Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

Il territorio del SIC comprende gli stagni di Molentargius e Quartu S.Elena e il sistema delle Saline di Stato. Esso risulta compreso tra lo sviluppo urbano della città di Cagliari e quello della città di Quartu, comprendendo anche i Comuni di Quartucciu e Selargius. Lo Stagno di Molentargius comprende due vasche separate: il Bellarosa Minore: in cui viene fatta confluire l’acqua dei diversi canali che raccolgono le acque reflue dei paesi dell’hinterland cagliaritano e il Bellarosa Maggiore: che costituisce un bacino di raccolta delle acque provenienti dal mare attraverso l’idrovora posta lungo la spiaggia del Poetto. Le saline si collocano nel settore sud-occidentale dello Stagno di Quartu. Il grande bacino del Bellarosa Maggiore, è stato utilizzato in passato come vasca di prima evaporazione, nel ciclo di produzione e raccolta del sale. Lo stagno è diventato così un bacino idrico perenne, grazie alla costante manutenzione dei canali di collegamento con il mare, che assicurano il ricambio idrico.In seguito alla tracimazione dei canali di regimazione delle acque reflue le Saline di Stato hanno cessato la loro attività nel 1984

Qualità e importanza

Il bacino lacustre e le sue zone limitrofe (Colle M.te Urpinu) si trova inserito in un contesto urbano chiuso: rappresenta pertanto una rarita’ ambientale nel bacino del Mediterraneo. Il colle di Monte Urpinu arricchisce questo sito per le sue componenti vegetazionali termomediterranee a ombroclima secco, sia per la sua posizione da cui puo essere osservato il sistema guidato (attività saliniera) dello stagno. Ospita l’unica popolazione della Sardegna di Halopeplis amplexicaulis, oltre a ad altre specie di elevato interesse conservazionistico come Halocnemum strobilaceum, Cynomorium coccineum, Salicornia emerici, Salicornia patula e Salicornia dolichostachya. Sono interessanti le formazioni vegetazionali legate all’ecosistema salmastro dove si ritrovano le formazioni alofile di piante perenni camefitiche succulente che delimitano le zone afitoiche del deserto del sale. I settori sommersi dello stagno ospita invece la vegetazione a Ruppia. Sito di importanza internazionale in base alla convenzione “Ramsar”, per l’avifauna.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di gestione – D.A. n. 102 del 26/11/2008

 

Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera

Codice: ITB042243 Tipologia: ZSC  Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

L’area evidenzia tre strati litologici: alla base le tipiche arenarie di Pirri dello spessore max. di 80 m. quindi la Pietra cantone, costituita da calcare marnoso arenaceo dello spessore di 50-60 m. e infine la Pietra forte piu’ dura, costituita da calcare a Lithothamnium, che rappresenta il termine piu’ recente di questa successione marina terziaria. I percorsi substeppici occupano le pozze di corrasione ricche di terre rosse e ciottolame

Qualità e importanza

Questo sito presenta due aspetti del medesimo habitat (percorsi substeppici di graminacee e piante annue), con altrettante associazioni di bioclima termomediterraneo superiore secco. Le due associazioni a Lygeum sparti e Brachypodium ramosum sono inoltre bioindicatrici di substrato geologico. La prima si insedia sulle arenarie di Pirri, la seconda occupa i detriti calcarei sia della Pietra forte che della Pietra cantone. Il sito ha quindi un alto valore sia didattico che scientifico.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di gestione – D.A. n. 3 del 11/02/2012

 

Torre del Poetto

Codice:  ITB042242 Tipologia:  ZSC  Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

L’area evidenzia tre strati litologici: alla base le tipiche arenarie di Pirri dello spessore massimo di 80 m., quindi la pietra cantone costituita da calcare marnoso arenaceo dello spessore di 50-60 m, e infine la pietra forte, più dura costituita da calcare a Lithothamnium, che rappresenta il termine piu’ recente della successione marina terziaria. I percorsi substeppici occupano i cumuli di detriti alla base delle falesie e i terrazzamenti

Qualità e importanza

La vegetazione ad Ampelodesmos si trova nell’area in cui le arenarie di Pirri si mescolano col detrito di frana dei calcari sovrastanti. Rappresentano l’aspetto terminale del processo di degradazione per incendio dei boschi di olivastro, ecostituiscono contatti con i ginepreti di calcari compatti. Sono un sicuro rifugio per l’avifauna e presentano un buon grado di conservazione.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di gestione – D.A. n. 3 del 11/02/2011

 

Stagno di CagliarI

Codice:  ITB044003Tipologia:  ZPS Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

Il complesso denominato Stagno di Cagliari è ubicato in un antico fondovalle, scavato dal Rio Mannu e dal Cixerri, colmato con depositi fluviali, palustri e marini. E’ attualmente compreso in un agglomerato urbano e industriale.

Qualità e importanza

Le cenosi sono in successione catenale con le variazioni del livello dell’acqua e presentano associazioni ben strutturate e floristicamente differenziate. Vegetazione psammofila, alofila annuale, alofila perenne (Arthrocnemion glauci e Halocnemion strobilacei), idrofila (Phragmition australis), idrofila (Ruppion maritimae). Sito di importanza internazionale in base alla convenzione “Ramsar”, per l’avifauna.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Sito non dotato di Piano di gestione

 

Saline di Molentargius

Codice:  ITB044002 Tipologia:  ZPS  Regione biografica: Mediterranea 

Other Site Characteristics

Trattasi di un sistema acquatico derivato da uno stagno di retrospiaggia e utilizzato come vasche evaporanti di una salina parzialmente in disuso. La sua superficie è ormai racchiusa dall’abitato della città di Cagliari e dal suo hinterland (Pirri, Monserrato, Quartu S. Elena) e dalla spiaggia del Poetto. Le acque marine vengono immesse nel sistema mediante una apposita idrovora.

Qualità e importanza

Il bacino lacustre si trova inserito in un contesto urbano chiuso, presenta pertanto una rarità ambientale nel bacino del Mediterraneo. Sono interessanti le formazioni vegetazionali legate all’ecosistema salmastro dove si ritrovano le formazioni alofile di piante perenni camefitiche succulente che delimitano le zone afitoiche del deserto del sale, in particolare Halopeplis amplexicaulis, esclusiva del Sito in Sardegna. I settori sommersi dello stagno ospitano invece la vegetazione a Ruppia. Sito di importanza internazionale in base alla convenzione “Ramsar”, per l’avifauna

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Sito non dotato di Piano di gestione

ALTRE AREE PROTETTE

ZONA RAMSAR STAGNO DI CAGLIARI n. 12

ZONA RAMSAR STAGNO DI MOLENTARGIUS n. 11

ALTRE AREE PROTETTE

EUAP0833 Parco Naturale Regionale Molentargius – Saline