La rete ecologica del Piemonte
Progetti e territorio 1/2: la Rete Ecologica nella pianificazione territoriale
La rete ecologica, già definita in Piemonte dalla l.r. 19/2009, viene successivamente implementata dal Piano Paesaggistico Regionale (PPR). Il Piano, al fine di garantire uno sviluppo integrato del territorio e del paesaggio piemontese, disegna e sviluppa la Rete di connessione paesaggistica, quale strumento progettuale per l’attuazione interconnessa della rete ecologica, della rete culturale – costituita dall’insieme dei sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale – e della rete di fruizione sociale – costituita dall’insieme di mete sia storiche che naturali.
La rete ecologica regionale è definita sulla base dei seguenti elementi:
- i nodi principali e secondari, formati dal sistema delle Aree protette, dai siti della Rete Natura 2000, dalle zone naturali di salvaguardia, dalle aree contigue, nonché dagli ulteriori siti di interesse naturalistico; i nodi sono le aree con maggiore ricchezza di habitat naturali;
- le connessioni, formate dai corridoi della rete idrografica, dai corridoi ecologici, dai punti di appoggio, dalle aree di continuità naturale e dalle fasce di buona connessione, e dalle principali fasce di connessione sovraregionale; le connessioni mantengono e favoriscono le dinamiche di dispersione delle popolazioni biologiche tra i diversi nodi della rete;
- le aree di progetto, formate dalle aree tampone, dai contesti dei nodi, dai contesti fluviali e dai varchi ambientali;
- le aree di riqualificazione ambientale, che comprendono i contesti periurbani di rilevanza regionale e locale, le aree urbanizzate, nonché le aree agricole in cui ricreare connettività diffusa e i tratti di discontinuità da recuperare e mitigare.
Il percorso ciclistico della 1° settimana attraversa le province di Cuneo e Asti.
I Piani provinciali, nell’attuare la rete ecologica regionale, sono in linea con quanto previsto dal PPR.