La rete ecologica della Puglia

Nella presente scheda viene dapprima illustrata la Rete Ecologica Regionale e, a seguire, le sue declinazioni nei Piani Territoriali di Coordinamento delle Province attraversate dal il percorso ciclistico della 14° settimana, vale a dire Barletta-Andria -Trani e la Città Metropolitana di Bari.

REGIONE PUGLIA

La Regione Puglia promuove e sviluppa la connettività ecologica diffusa sul territorio regionale per mezzo di progetti mirati alla conoscenza e alla fruizione sostenibile dei siti della Rete Ecologica regionale con l’obiettivo di potenziare e ripristinare la funzione di connessione dei corridoi ecologici, di contrastare i processi di frammentazione del territorio e di aumentare la funzionalità ecologica e i livelli di biodiversità del mosaico paesistico regionale.

La Rete Ecologica pugliese, definita dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) (2015) è articolata su due schemi.

Il primo è quello della Rete ecologica della biodiversità (REB), che mette in valore tutti gli elementi di naturalità della fauna, della flora, delle aree protette. Si tratta di un sistema di aree che hanno prevalentemente il ruolo di nodi e aree centrali della rete, formato da:

  • 2 parchi nazionali (Gargano e Alta Murgia);
  • 16 altre aree protette nazionali (Riserve, Zone Ramsar, ecc.);
  • 3 aree marine protette;
  • 18 aree protette regionali;
  • 87 Siti della Rete Natura2000 (di cui 10 ZPS e 77 SIC).

Essa considera quindi non solo le unità ambientali naturali presenti sul territorio regionale ei principali sistemi di naturalità, ma anche le principali linee di connessione ecologiche basate su elementi attuali o potenziali di naturalità (Corridoi fluviali a naturalità diffusa o residuale o ad elevata antropizzazione; corridoi terrestri a naturalità residuale, costieri, discontinui, ciechi; aree tampone (buffer); nuclei naturali isolati).

Il progetto di Rete Ecologica si è misurato con le peculiarità dei sistemi ambientali presenti della regione Puglia:

  1. a) nella Capitanata il progetto è articolato tutelando le core areas principali delle aree boscate e di pascolo; rafforzando fiumi e torrenti come sistema di corridoi ecologici multifunzionali con azioni di rinaturazione, rafforzamento della naturalità rivierasca e con azioni e progetti di mantenimento della continuità dei corridoi. Verso la fascia costiera, si prevede di impedire la saldatura dei centri urbani e delle urbanizzazioni costiere, mitigando l’effetto barriera delle infrastrutture e valorizzando le aree umide oltre ad intervenire sulla riqualificazione della trama agraria per aumentarne la valenza ecologica. La riqualificazione del sistema dei fiumi, torrenti e canali ha la valenza di costituire un miglioramento dell’infrastruttura verde di servizio all’agricoltura, anche dal punto di vista della qualità e quantità del reticolo delle acque superficiali.
  2. b) nella terra di Bari il progetto prevede il rafforzamento dei capisaldi costituiti dalla struttura complessa dei boschi e dei pascoli dell’Alta Murgia avvalendosi delle politiche multifunzionali di rilancio della filiera del pascolo e della struttura agroambientale della Murgia dei trulli; il rafforzamento delle lame nella loro valenza di corsi d’acqua alimentati anche da reflui urbani opportunamente depurati e nelle loro diverse configurazioni, garantendone la continuità ecologica (oltre che idraulica come previsto dalla Carta idrogeomorfologica dell’Autorità di Bacino); l’esaltazione delle valenze ecologiche degli uliveti monumentali; il rafforzamento dei varchi ambientali (agricoli, naturalistici, delle lame, dei canali) verso la costa e il suo sistema naturalistico di cui incrementare la continuità;
  3. c) nel Salento si prevede di rafforzare le deboli funzioni di nodo dei grandi parchi olivetati della depressione dei paludi e delle Serre, garantendo la qualificazione idraulica ed ecologica nonché paesistica del sistema delle voragini carsiche e del loro reticolo connettivo e fruitivo anche attraverso il coinvolgimento attivo dei gruppi speleologici regionali.


Il secondo, Schema direttore della Rete ecologica polivalente (REP), dove la Rete ecologica della biodiversità viene assunta come riferimento per le altre attività progettuali del Piano Paesaggistico (Patto città campagna, Progetti della mobilità dolce, la riqualificazione e la valorizzazione integrata dei paesaggi costieri) acquistando un forte carattere di multifunzionalità.

Fonti

http://paesaggio.regione.puglia.it/PPTR_2015/4_Lo%20scenario%20strategico/4.2_cinque%20progetti%20territoriali%20per%20il%20paesaggio%20regionale.pdf

http://www.sit.puglia.it/portal/portale_rrdt/home_rrdt/VisualizzaPPTRApprovatoPortletWindow?idCat=22&azionelink=dettaglio&action=2#

 

PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI

La Rete Ecologica Provinciale (REP) viene individuata nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) quale declinazione a scala intermedia della Rete Ecologica Regionale (RER) e, pertanto, definita come sistema infrastrutturale naturale di rango provinciale articolato secondo due livelli. Il primo livello, al pari della RER, è sintetizzato nella Rete Ecologica della Biodiversità, che mette in valore tutti gli elementi di naturalità della fauna, della flora, delle aree protette, che costituiscono il patrimonio ecologico della provincia; il secondo livello è sintetizzato nella Rete Ecologica Polivalente che, prendendo le mosse dalla Rete Ecologica della Biodiversità, assume nel progetto di rete in chiave ecologica i progetti del Patto città campagna, i progetti della mobilità dolce nonché la riqualificazione e la valorizzazione integrata dei paesaggi costieri.

Sono gangli fondamentali della REP le aree naturali protette e i siti della Rete Natura 2000. Ne fanno inoltre parte le aree di interconnessione (corridoi e ecologici e direttrici) ed una serie di elementi e strutture del paesaggio quali, ad esempio, lame e gravine, doline, geositi  e cordoni dunari.

 

Il Piano, oltre ad individuare la REP, considera tutta una serie di elementi, azioni ed interventi che possono interferire (ad esempio le infrastrutture) o dialogare con essa in un’ottica di implementazione (ad esempio le opere di difesa del suolo e di regimazione idraulica), fornendo indirizzi per l’attuazione di soluzioni che contemplino la riqualificazione paesistico-ambientale.

 

CITTA’ METROPOLITANA DI BARI

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) elenca tra gli indirizzi programmatici generali il potenziamento della connettività del sistema naturale ed individua gli elementi costitutivi della Rete Ecologica provinciale. Questa è intesa come sistema interconnesso di habitat che specifica e integra i caratteri costitutivi della Rete Ecologica Regionale, allo scopo di salvaguardare la biodiversità del territorio provinciale. Il Piano, in tal modo, promuove la tutela e la valorizzazione dell’insieme degli ecosistemi funzionalmente collegati attraverso strutture di rete, articolate nei diversi ambiti territoriali. Sono inoltre individuate le aree rilevanti dal punto di vista naturalistico nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali, anche in attuazione del progetto di Rete Ecologica succitato.

A tal proposito la Provincia promuove intese con Comuni e Regione per la realizzazione di progetti specifici finalizzati:

1) alla riqualificazione delle lame con particolare riferimento al tratto medio-basso delle stesse;

2) al potenziamento delle fasce ripariali laddove presenti e la ricostituzioni delle stesse, nei fiumi e nei canali presenti nel territorio (Fossa Bradanica, Sud-Est, Valle dell’Ofanto);

3) al miglioramento del grado complessivo di naturalità della fascia olivetata della bassa Murgia;

4) al miglioramento del grado complessivo di naturalità della fascia costiera.