La rete ecologica della Sicilia

RETE ECOLOGICA REGIONE SICILIA

Il percorso attuato dalla Regione Siciliana al fine di tutelare e proteggere il patrimonio naturale si è sviluppato, a partire dagli anni ottanta, con l’istituzione di Aree Naturali Protette, Riserve e Parchi al fine di assicurare la tutela degli habitat e della diversità biologica esistenti e promuovere forme di sviluppo legate all’uso sostenibile delle risorse territoriali ed ambientali e delle attività tradizionali.
La messa in rete di tutte le Aree Protette, le Riserve naturali terrestri e marine, i Parchi, i siti della Rete Natura 2000 (i nodi della Rete Ecologica), insieme ai territori di connessione, definisce una infrastruttura naturale, ambito privilegiato di intervento entro il quale sperimentare nuovi modelli di gestione e di crescita durevole e sostenibile con l’obiettivo di mantenere i processi ecologici ed i meccanismi evolutivi nei sistemi naturali, fornendo strumenti concreti per mantenere la resilienza ecologica dei sistemi naturali e per fermare l’incremento della vulnerabilità degli stessi.

Il processo di costruzione della Rete si è quindi mosso dall’individuazione dei nodi per definire, poi, gli elementi di connettività secondaria (zone cuscinetto e corridoi ecologici) che mettano in relazione le varie Aree Protette. In questo modo è stato attribuita importanza non solo alle emergenze ambientali prioritarie individuate nei parchi e nelle riserve naturali terrestri e marine, ma anche a quei territori contigui che costituiscono l’anello di collegamento tra ambiente antropico e ambiente naturale.

La Rete Ecologica Regionale diviene, quindi, strumento di programmazione in grado di orientare la politica di governo del territorio verso una nuova gestione di processi di sviluppo integrandoli con le specificità ambientali delle aree. La tutela della biodiversità attraverso lo strumento della Rete Ecologica, inteso come sistema interconnesso di habitat, si attua attraverso il raggiungimento di tre obiettivi immediati:

  • arresto del fenomeno della estinzione di specie;
  • mantenimento della funzionalità dei principali sistemi ecologici;
  • mantenimento dei processi evolutivi naturali di specie e habitat.

La Rete Ecologica Siciliana è formata da nodi, pietre da guado, aree di collegamento e zone cuscinetto (buffer zones).

www.sitr.regione.sicilia.it/?p=561

Il Piano Paesaggistico Siciliano, articolato nei diversi Ambiti Paesaggistici Regionali, riconosce come prioritaria la linea strategica di conservazione, consolidamento e potenziamento della Rete Ecologica, formata dal sistema idrografico interno, dalla fascia costiera e dalla copertura arborea ed arbustiva, come trama di connessione del patrimonio naturale, semi-naturale e forestale. Nei diversi ambiti paesaggistici regionali, vengono individuati gli elementi delle Rete Ecologica e le diverse norme d’uso legate alle peculiarità e alle vocazioni paesaggistiche locali.

www.siciliaparchi.com/_specialeTerritorioAmbiente1.asp?voce=E#Premessa

 

Libero Consorzio Comunale di Ragusa

La Rete Ecologica ragusana si inserisce nel contesto ecologico più ampio della rete ecologia della regione siciliana. I territorio ragusano è caratterizzato da una situazione di limitata presenza di aree a particolare valenza ambientale riferibili alle principali cave e a aree di maggior valore del tavolato degli Iblei. Una situazione leggermente migliore è riscontrabile sulla linea di costa dove si segnalano i nodi rappresentati dai principali complessi salini, dalle più importanti zone umide e dai principali complessi dunali. Il numero esiguo di tali aree e la qualità medio bassa dei corridoi ecologici, soprattutto di quelli fluviali, caratterizza un sistema ambientale estremamente ridotto e frammentato.

La strutturazione della Rete Ecologica ragusana si appoggia sull’assunto che le reti ecologiche sono finalizzate a realizzare un sistema integrato di conservazione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali, promuovendo i processi di sviluppo locale. La moltiplicazione delle funzioni della rete può, quindi, rivelarsi utile ai fini dello sviluppo sostenibile sia al sistema naturale che al sistema sociale, legandola in tal modo all’economia della produzione e del mercato, soprattutto agricolo, turistico e del tempo libero ma anche alle prospettive di tamponamento delle diseconomie ambientali.

La Rete Ecologica si sviluppa sulla costa, dall’area della duna dei Macconi, innervando trasversalmente il territorio interessandone il sistema idrografico principale con direttrici che convergono e si accentrano dal mare verso i rilievi iblei.

www.sitr.regione.sicilia.it/wordpress/bubhpvgvgycf.html/?paged=2

 

Provincia Regionale di Siracusa

Il Piano Territoriale Provinciale della Provincia Regionale di Siracusa individua la Rete Ecologica Provinciale al fine di conservare la biodiversità e di contenere gli usi antropici del territorio, contrastando un indiscriminato consumo dei suoli, valorizzando le aree agricole di pregio e il patrimonio forestale attraverso il consolidamento, il recupero e la riqualificazione degli ambiti di connessione, fisica e biologica fra gli ambienti naturali. La Rete Ecologica ha quindi come obiettivo primario quello di contrastare la frammentazione degli ambienti naturali per cause antropiche, superando la separazione tra aree tutelate e non tutelate.

La Rete Ecologica si struttura in nodi (di primo e secondo livello) e connessioni (terrestri, fluviali, terrestri/fluviali). I nodi sono aree con caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche omogenee, caratterizzati da un’elevata valenza ambientale e/o dalla specificità delle specie in esse presenti, e vengono distinti, in base alla loro rilevanza naturalistica e territoriale, in nodi di primo livello che comprendono riserve e SIC/ZPS (la Valle del fiume Anapo, Cavagrande del Calcinara, Cugni di Sortino; la Riserva di Vendicari; Cavagrande del Cassibile, Cava Cinque porte, Cava e Bosco di Bauli; l’alto corso del fiume Asinaro, Cava Piraro e Cava Carosello; Megara e Saline e le Saline di Augusta) e nodi di secondo livello ossia aree naturalistiche rilevanti, seppure non oggetto di specifica tutela.

I nodi sono collegati tra loro attraverso un articolato sistema di connessioni, in grado di assicurare continuità ecologica e possibili spostamenti di specie animali. Le connessioni sono costituite da porzioni di territorio a medio o basso grado di naturalità, ove i principali usi del suolo sono quelli dell’incolto, della vegetazione arbustiva e spontanea o anche dell’agricolo. Tali aree sono caratterizzate da un basso livello di presenza antropica, motivo per il quale esse possono svolgere una funzione connettiva tra i nodi della rete ecologica. Gli ambiti di connessione sono suddivisi in ambiti di connessione terrestre, ambiti di connessione fluviale e ambiti di connessione terrestre/fluviale (connessioni tra i nodi che comprendono sia ambiti terrestri che fluviali).

www.provincia.siracusa.it/piano_territoriale_2011.php

Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta

Nel Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, le indicazioni relative alla rete ecologica si rifanno a quelle contenute nel Piano Paesaggistico Regionale Siciliano.