Lesina – Lucera

Tappa 64: Lesina – Lucera

Info tappa

Data di Partenza: 

Giovedì 26/09/2019

Comuni attraversati:

Lesina, Torremaggiore, Serracapriola, San Severo, San Paolo di Civitate, Poggio Imperiale, Lucera

Lunghezza percorso: km 80,33

Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri

SIti Natura 2000

Valle Fortore, Lago di Occhito

IT9110002

ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea

Other Site Characteristics

l lago di Occhito è un invaso di origine artificiale in fase di lente naturalizzazione.

Qualità e importanza

Sito costituito dal corso pugliese del fiume Fortore, caratterizzato da una interessante vegetazione arborea ripariale e dal piccolo ma pregevole bosco Dragonara costituito da specie igrofile e da Quercus petraea. In particolare lungo il corso del Fortore vi è l’invaso artificiale di Occhito, biotopo di elevato interesse sotto il profilo avifaunistico poiché importante zona umida. le specie di uccelli contrassegnate con D sono da considerare popolazioni isolate. Il sito è importante per la presenza della lontra.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di Gestione (D.G.R. n. 1084 del 26/04/2010)

 

Duna e Lago di Lesina – Foce del Fortore

IT9110015

ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea

Other Site Characteristics

Nella zona detta delle “Pietre nere” è presente una roccia scura di origine vulcanica, unico affioramento del genere in Puglia.

Qualità e importanza

Presenza di una delle dune a sclerofille più interessanti ed estese a livello nazionale. La laguna è stata censita come habitat prioritario. La vegetazione ripariale di Torre Fantine è di elevato valore naturalistico. Importante sito per l’avifauna acquatica.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di Conservazione (R.R. n. 6 del 10/05/2016 modificato dal R.R. 12/2017)

 

Laghi di Lesina e Varano

IT9110037

ZPS – Regione Biogeografica Mediterranea

Other Site Characteristics

Si tratta di due lagune costiere denominate “Lesina” e “Varano”. Le due lagune pur se molto simili come posizione geografica, presentano diverse peculiarità che li rendono ben distinte l’una dall’altra nell’origine, nella forma, nella salinità delle acque, ecc. Varano ha lo specchio lacustre piu’ esteso, con i suoi 6000ha è il settimo bacino d’Italia. Lesina invece è estesa per 5200 ha. La laguna di Varano, di forma vagamente trapezoidale, si è formata dalla chiusura di un ampio seno marino roccioso, attraverso l’opera delle correnti che hanno depositato sedimenti creando una stretta lingua di terra chiamata l’Isola. Ciò è documentato da due geografi dell’antichità Strabone e Pomponio Mela (I sec. a.c.) che non citano il lago, mentre Plinio fa riferimento alla presenza nella zona di un ampio seno denominato Seno Uriano. Tolomeo (II sec. d.c.) fa anch’egli riferimento ad un golfo marino denominandolo Marano da cui forse per successiva modifica deriva l’attuale nome. Le sponde di Varano sono rocciose e le acque dolci, giacché viene alimentato attraverso numerose sorgenti sotterranee che vi portano le acque cadute nella parte alta del promontorio.   La laguna di Lesina, di forma stretta ed allungata si è formata invece nel Tavoliere grazie ai depositi trasportati dal fiume Fortore, che in passato sfociava più ad oriente. Questi depositi hanno formato nel tempo uno sbarramento sabbioso che ha chiuso una baia formando la laguna. Entrambe le lagune erano circondate in passato da vaste paludi ed acquitrini poi bonificate dall’uomo. Lesina è meno profondo e presenta acque con maggiore salinità.   Entrambe le lagune sono separate dal mare da un cordone ininterrotto di dune sabbiose, La duna di Varano presenta in posizione più arretrata una pineta a Pinus halepensis, ottenuta con interventi di rimboschimento, e una vegetazione di sclerofille e di Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa nella porzione sommitale. Quella di Lesina presenta una delle più vaste distese di macchia mediterranea d’Italia nella quale si rinviene l’unica stazione pugliese di Cistus clusii. Nella zona detta delle “Pietre nere” è presente una roccia scura di origine vulcanica, unico affioramento del genere in Puglia.  La vegetazione della laguna si colloca nell’associazione Chetomorpho-Ruppietum

Qualità e importanza

Le due lagune rappresentano una delle zone più importanti a livello nazionale e internazionale per l’avifauna acquatica sia per l’estensione delle aree complessivamente oltre 11.000 ha che per la qualità degli ambienti. Tra le specie acquatiche nidificanti, le più importanti sono Ardea purpurea, Sterna albifrons, Himantopus himantopus, Acrocephalus melanopogon, probabilmente Botaurus stellaris, Recurvirostra avosetta ed alcune specie di Anatidi. Importantissimo è il ruolo di sosta e svernamento per monle specie di uccelli acquatici.   Le due vecchie foci di S. Andrea e Cauto e palude Muschiaturo sono, insieme alla vasta estensione di canneto della Sacca orientale, tra gli ambienti più interessanti per la fauna. Solo qui nidificano alcune specie rare come il Fraticello e il Cavaliere d’Italia. Per molte specie il sito rappresenta la seconda area di nidificazione di Puglia. Possibile, lungo la spiaggia dell’estesa duna sabbiosa che separa la laguna dal mare, la riproduzione della rara Caretta caretta, specie marina pelagica che giunge sulle coste più tranquille per riprodursi. Nella laguna e nelle caratteristiche Fantine è presente una importante popolazione di Emys orbicularis.  In questa, così come nella laguna di Varano, si segnala la presenza di diverse specie di pesci, tra cui due specie d’interesse comunitario, Padogobius panizzai e Aphanius fasciatus, oltre all’interessante Gasterosteus aculeatus.  I due tomboli di separazione delle lagune dal mare rappresentano, in particolare per Lesina, alcune delle aree di macchia mediterranea più estese di Italia, importantissime aree dI svernamento per molti Passeriformi, con una numerosa popolazione nidificante di Caprimulgus europaeus, Burhinus oedicnemus.  I sotterranei del grande complesso militare in abbandono, di San Nicola, sulla laguna di Varano sono diventati uno dei più importante habitat di rifugio per consistenti popolazioni di varie specie di Chirotteri

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di conservazione (R.R. 28/08)

 

ALTRE AREE PROTETTE

EUAP0005 Parco nazionale del Gargano

 

 

EUAP0005 Parco nazionale del Gargano