Oristano – Barumini
Tappa 37: Oristano – Barumini
Info tappa
Data di Partenza: Lunedì 12/11/2018
Comuni attraversati:
Oristano, Santa Giusta, Arborea, Terralba, Uras, Mogoro, Masullas, Gonnoscodina, Baressa, Ussaramanna, Turri, Tuili, Las Plassas, Barumini
Lunghezza percorso: 70,5 Km
Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri
SIti Natura 2000
Stagno di Pauli Maiori di Oristano
Codice: ITB030033 Tipologia: ZSC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Ambiente stagnale caratterizzato da acque a bassa salinità con rive a modestissimo pendio fittamente inerbate. Vegetazione dominante riparia costituita prevalentemente da fragmiteti che si espandono in larghezza per varie centinaia di metri. Le precipitazioni sono tipicamente stagionali concentrate nel periodo tra ottobre e marzo. Il mese più piovoso è dicembre con una media di 99,6mm quello più secco è luglio con 3,6mm. La temperatura media è di 16,9°C, la media delle massime del mese più caldo è di 32,3 °C la media delle minime del mese più freddo è di 5,2°C. La massima assoluta è 39,8°C, la minima assoluta è 10,4°C. L’area presenta un clima semiarido con estati tiepide e non molto piovose e inverni piovosi e non molto freddi. I venti predominanti sono il maestrale e lo scirocco
Qualità e importanza
Si riscontrano ambienti tipici di zone umide caratterizzati da diversi tipi di vegetazione a elofite di acque dolci debolmente salmastre (Phragmitetea), geofite di acqua salmastra (Juncetea maritimi) e alofite (Thero-salicornietea). Presenza di una entita’ endemica (Vinca sardoa) che trova ospitalita’ ai margini dello stagno in aree semiaride. Presenza di specie ornitiche di valore zoogeografico internazionale. Presenza di numerosi endemismi tirrenici e mediterranei. Sito di importanza internazionale per la fauna legata alle aree umide (inserito nella Convenzione di Ramsar).
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A. n. 25 del 28/03/2008
Stagno di Santa Giusta
Codice: ITB030037 Tipologia: SIC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Lo Stagno di Santa Giusta ha una forma pressoché rotonda; è separato dal mare da un largo cordone litorale ed è collegato ad esso da un canale artificiale. Non ha immissari diretti e riceve acque di drenaggio da canali di bonifica. E’ il terzo stagno sardo per estensione. La superficie dello specchio d’acqua è di 790 ettari e la profondità varia da poche decine di centimetri a circa 1.20 metri. Il fondo è raramente sabbioso, per lo più costituito da limo e da un misto limo-sabbia. Allo stagno sono collegati, attraverso due canali di limitata larghezza, altri due bacini: lo stagno di Pauli Majori (anch’esso Sito d’Interesse Comunitario) e lo stagno di “Pauli Figu”, attraverso i quali lo stagno di Santa Giusta riceve apporti di acqua dolce. Gli immissari attuali dello stagno sono il canale di San Giovanni e il Rio Merd’e Cani.
Qualità e importanza
Sito importante per lo svernamento e la riproduzione di molte specie avifaunistiche di interesse Comunitario. Le cenosi sono in successione catenale con le variazioni del livello d’acqua e presentano associazioni ben strutturate e floristicamente differenziate. Sono presenti praterie salse sommerse nello specchio d’acqua e steppe salate lungo le sponde. Nel bacino di Pauli Sa Gora si sviluppa inoltre una vegetazione a Cressa cretica.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A n. 98 del 26/11/2008
Stagno di S’Ena Arrubia e territori limitrofi
Codice: ITB030016 Tipologia: SIC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
La laguna di S’Ena Arrubia è situata nel Golfo di Oristano lungo la costa centro-occidentale della Sardegna. Funge da bacino di raccolta per le acque della bonifica di Arborea. La comunicazione con le acque del Golfo è regolata da un canale artificiale. L’area è caratterizzata da depositi del Quaternario del Pleistocene e dell’Olocene. Predominano suoli Typic, Aquic e Ultic, Palexeralf, mentre in subordine sono presenti Xerofluvents. Le precipitazioni sono tipicamente stagionali concentrate nel periodo tra ottobre e marzo. Il mese più piovoso è dicembre con una media di 99,6 mm quello più secco è luglio con 3,6 mm. La temperatura media è di 16,9°C, la media delle massime del mese più caldo è di 32,3°C la media delle minime del mese più freddo è di 5,2°C. La massima assoluta è 39,8°C, la minima assoluta è 10,4°C. L’area presenta un clima semiarido con estati tiepide e non molto piovose e inverni piovosi e non molto freddi. I venti predominanti sono il maestrale e lo scirocco.La Laguna di S’Ena Arrubia è stata definita come “l’unico relitto dello Stagno del Sassu”, che venne bonificato tra il 1934 ed il 1937, con altri 200 piccoli stagni e paludi per una superfice complessiva di 3.270 ettari. Lo stagno di S’Ena Arrubia, che costituiva la parte terminale del Sassu, venne trasformato in un bacino indipendente alimentato non più da immissari naturali (convogliati altrove come il Rio Logoro, ma da tre canali artificiali. La laguna è delimitata ad ovest dal cordone litorale, a nord dai depositi alluvionali del Tirso, a sud dai terreni sabbiosi che costituiscono la bonifica di Arborea, mentre a est l’idrovora del Sassu ne interrompe la continuità con l’area bonificata dell’originario Stagno di Sassu. La sua profondità varia da 40 cm a 1.40 metri circa ed i fondali sono prevalentemente fangosi. Il bacino di S’Ena Arrubia si è formato su un ampio avvallamento in terreni alluvionali ed eolici, in una pianura invasa dalle acque dolci dell’entroterra. Tale avvallamento è stato sbarrato da dune litoranee, infatti si hanno due formazioni contigue: procedendo dal mare verso terra dapprima un cordone dunale attuale, poi sabbie appartenenti alle vecchie dune, testimoni dell’antico limite della spiaggia pleistocenica. Le sabbie sono costituite da materiali di apporto marino (residui conchigliari, sabbie di battigia) ed in gran parte da materiale di erosione
Qualità e importanza
Le cenosi sono in successione catenale con le variazioni del livello dell’acqua e presentano associazioni ben strutturate e floristicamente differenziate. Sono presenti associazioni delle classi Patamogetonea pectinati, Caratophilletea, Phragmitetea, Salicornietea fruticosae, Juncetea, Thero-Suaedethea, Saginetea maritimae, Nerio-Tamaricetea, Lemnetea minoris, Phragmitetea, Magnocaricetea, Arthemisietea vulgaris, Stellarietea mediae e Ruppietea. Sito di importanza internazionale per la fauna legata alle aree umide (inserito nella Convenzione di Ramsar).
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A. n. 96 del 26/11/2008
Sassu – Cirras
Codice: ITB032219 Tipologia: SIC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Il “Sassu-Cirras” è una vasta area situata lungo la fascia costiera del Comune di Santa Giusta, tra la foce dello Stagno di S’Ena Arrubia a sud, ed il porto e la zona industriale di Oristano. Il SIC comprende tutta la spiaggia di “Abbarossa” con il retrospiaggia ed un tratto del mare antistante la spiaggia stessa. E’ direttamente connessa a sud con il SIC dello “Stagno di S’Ena Arrubia” mediante lo “Stagno di Zrugu Trottu”, quest’ultimo compreso nel territorio comunale di Santa Giusta. Si tratta di un’area in origine interessata da un sistema dunale con piccole zone umide retrodunali. Successivamente ha subito notevoli trasformazioni in conseguenza delle attività estrattive (cave di sabbia), delle attività agricole (bonifica del Cirras) e delle attività balneari e turistiche, anche se di dimensione locale. Il tratto di costa sabbiosa ha una lunghezza di alcuni Km e una larghezza massima di 1 Km. L’altezza delle dune non supera gli 11 m. e la spiaggia sommersa contribuisce ad ad arricchire di sabbia e detriti organici la costa emersa.
Qualità e importanza
Sito nelle cui dune costiere si rinviene una cenosi del Crucianellion maritimae Rivas-Goday et Rivas-Martinez 1963 caratterizzate dalla presenza di Ephedra distachya subsp. distachya al limite meridionale della sua distribuzione nella costa occidentale. Nell’area sono presenti inoltre diverse altre specie meritevoli di una salvaguardia: Limonium tenuifolium ed Ephedra distachya.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A n. 4467/6 del 03 marzo 2017 – avviato l’aggiornamento attraverso il procedimento di verifica di assoggettabilità a VAS
Giara di Gesturi
Codice: ITB041112 Tipologia: SIC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Altopiano basaltico di forma tabulare poggiante sopra marne terziarie del Miocene inferiore medio. Il suolo è costituito da Litosuoli e Andosuli con debole spessore, soggetti ad erosione. La quota media dell’altopiano è di circa 560 m. s.l.m., da cui spiccano i due rilievi dei Monti Zepparedda (608m) e Zeppara Manna (581m).
Qualità e importanza
La particolarità del Sito è data dalla presenza dei cosiddetti “Pauli”, depressioni del substrato basaltico al cui interno si raccoglie l’acqua piovana. Essi consentono l’insediamento di aspetti di vegetazione in serie catenale da idrofilo a semiarido ad arido. La prerogativa di questi pauli è legata ai ranuncoleti con Gliceria fruticans nelle parti profonde; pratelli della classe Isoeto-Nano juncetea nei bordi dei pauli e pratelli a Eryngium corniculatum e/o Crypsis alopecuroides nelle parti più aride nei periodi estivi. Nei prati delle parti più secche i percorsi substeppici a Poa bulbosa, Trifolium subterraneum e Morisia monanthos. L’importanza del Sito è data inoltre, oltre che dalla sua particolare morfologia, dalla presenza in esso di una particolare specie faunistica endemica ed esclusiva della Sardegna, il cavallino della Giara presente allo stato brado, in serio pericolo di estinzione. Da sottolineare anche la presenza di boschi di querce da sughero, roverelle, lecc i e olivasti.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A. n. 8174/11 del 20 aprile 2017
Stagno di Pauli Majori
Codice: ITB034005 Tipologia: ZPS Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Ambiente stagnale caratterizzato da acque a bassa salinità con rive a modestissimo pendio fittamente inerbate. Vegetazione dominante riparia costituita prevalentemente da fragmiteti che si espandono in larghezza per varie centinaia di metri.
Qualità e importanza
Si riscontrano ambienti tipici di zone umide caratterizzate da diversi tipi di vegetazione a terofite di acque dolci debolmente salmastre (Phragmitetea), geofite di acqua salmastra (Juncetea maritimi) e alofite (Thero-salicornietea). Presenza di entita’ endemica (Vinca sardoa) che trova ospitalita’ ai margini dello stagno in aree semiaride. Presenza di specie ornitiche di valore zoogeografico internazionale. Presenza di numerosi endemismi della Tirrenide e mediterranei. Sito di importanza internazionale per la fauna legata alle aree umide (inserito nella Convenzione di Ramsar).
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di Gestione in fase di valutazione
Stagno di S’Ena Arrubia
Codice: ITB034001 Tipologia: ZPS Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Funge da bacino di raccolta per le acque della bonifica di Arborea. La comunicazione con le acque del Golfo è regolata da un canale artificiale. La Laguna di S’Ena Arrubia è situata nel Golfo di Oristano lungo la costa centro-occidentale della Sardegna. Funge da bacino di raccolta per le acque della bonifica di Arborea. La comunicazione con le acque del Golfo è regolata da un canale artificiale. L’area è caratterizzata da depositi del Quaternario del Pleistocene e dell’Olocene
Qualità e importanza
Le cenosi sono in successione catenale con le variazioni del livello dell’acqua e presentano associazioni ben strutturate e floristicamente differenziate. Sono presenti associazioni delle classi Patamogetonea pectinati, Caratophilletea, Phragmitetea, Salicornietea fruticosae, Juncetea, Thero-Suaedethea, Saginetea maritimae, Nerio-Tamaricetea, Lemnetea minoris, Phragmitetea, Magnocaricetea, Arthemisietea vulgaris, Stellarietea mediae e Ruppietea. Sito di importanza internazionale per la fauna legata alle aree umide (inserito nella Convenzione di Ramsar).
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione in fase di valutazione
Giara di Siddi
Codice: ITB043056 Tipologia: ZPS Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Il sito, di superficie pari a 960 ha, si sviluppa secondo un gradiente altitudinale compreso tra circa 130 e 360 m s.l.m. Il Pranu Siddi, la porzione di territorio più elevata,è un altopiano basaltico a forma di T rovesciata, con l’asse principale orientato all’incirca in direzione Nord-Sud. Lungo le pendici della Giara di Siddi si può osservare una morfologia tipicamente arrotondata, caratterizzata dalla presenza di garighe mediterranee calcicole ad ampelodesma, riferibili al cisto Incani-Ampelodesmetum mauritanici
Qualità e importanza
La vegetazione della Giara di Siddi è costituita prevalentemente da macchie e garighe secondarie derivate dal grado della copertura pedovegetativa conseguente ad incendi e pascolo. Si rilevano inoltre, soprattutto nel settore settentrionale, ma più in generale lungo i margini dell’altopiano,formazioni erbacee utilizzate come terreni da pascolo, presenti particolarmente nei settori più soggetti ad allagamento temporaneo. Un ulteriore elemento caratterizzante sotto il profilo vegetazionale e paesaggistico è dato dalla presenza di esemplari sparsi di Sughera (Quercus suber) distribuiti su tutto l’altopiano che rappresentano presumibilmente individui superstiti di preesistenti formazioni di macchia foresta. Se si considerano le sole specie di maggior interesse conservazionistico si può rilevare che gli ambiti caratterizzati dalla maggior richezza sono quelli del Pranu Siddi e della Piana Agricola, che ospitano anche il maggior numero di specie di interesse comunitario come l’Occhione, la Calandra e il Calandro.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di gestione – D.A. n. 16997/Dec/A13 del 12/09/2016