Porto Torres – Alghero
Giornata 31: Porto Torres – Alghero
Info tappa
Data di Partenza:
Martedì 06/11/2018
Comuni attraversati:
Porto Torres, Sassari, AlgheroLunghezza percorso: 69,7 Km
Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri
SIti Natura 2000
Stagno e ginepreto di Platamona
Codice: ITB010003 Tipologia: ZSC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Il Sito è situato nella regione nota come “Anglona”, e si sviluppa parallelamente alla fascia costiera del Golfo dell’Asinara. Si estende per 1.618 ettari sia a terra, occupata da stagni, dune e da pinete, sia a mare, prospiciente il litorale sabbioso. Il sito è situato all’interno di una depressione di retrospiaggia parallela alla costa, si estende per circa 14 km lungo il litorale di Sorso, includendo al suo interno le località di Grotta dell’Inferno, Torre di Abbacutente, Platamona e Marina di Sorso, fino ad arrivare alla sinistra idrografica del Fiume Silis. L’area risulta delimitata a Nord dal Golfo dell’Asinara e ad Est da una serie di altopiani di modesta quota separati da un reticolo di piccole valli. A Sud si estende la Piana di Sorso, caratterizzata da un mosaico di coltivazioni orticole e foraggere, mentre a Sud-Ovest si ha il sistema di piccoli altipiani del monte Rasu. Ad Ovest l’area è caratterizzata della presenza dell’abitato di Porto Torres ed è chiusa da una serie di piccoli colli tra i quali spiccano Punta di Lu Cappottu, Monte Ferrainaggiu e, più a Sud, Monte Ferrizza. Nei 1.618 ha di superficie del sito sono presenti, oltre al sistema di dune ricoperte da vegetazione spontanea, un ginepreto misto ad un rimboschimento di origine antropica, un sistema di scogliere, lo stagno e la spiaggia di Platamona
Qualità e importanza
La particolare conformazione del territorio ha favorito lo sviluppo di un cordone sabbioso, portando quindi ad una parziale separazione tra l’ambiente umido ed il mare. Tale divisione, nonché l’apporto di acqua dolce dal rio Buddi Buddi, garantiscono il mantenimento di una lieve salinità della zona umida, che con la presenza lungo il perimetro dello stagno di vegetazione igrofila a canneto, fragmiteto e giuncheto, rende tale ambiente
Misure di conservazione: Piano di Gestione – D.A n. 15797/23 del 16 luglio 2015
Lago di Baratz – Porto Ferro
Codice: ITB011155 Tipologia:ZSCRegione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Unico lago naturale della Sardegna, alimentato dal solo bacino imbrifero che lo circonda. Area geologicamente costituita da formazioni di rocce sedimentarie, prevalentemente arenarie e sabbie, e rocce metamorfiche di tipo scistoso. Presenza di dune sabbiose estese per circa 850 m da nord-ovest a sud-est che raggiungono una quota massima di circa 70 m (Punta Sa Guardiola) ed una quota minima di 40 m. La duna è costituita da terreni sabbiosi sovrastanti arenaria con interstratificazioni argillose. Negli anni ’50 sulla duna è stata impiantata una vegetazione di conifere del genere Pinus.Assenza di emissari; le rive del lago sono sabbiose nel tratto sud orientale e sud occidentale, rocciose in tutti gli altri settori. Non ha sbocchi verso il mare pur essendo a brevissima distanza da esso (1.25 km)
Qualità e importanza
Unico lago naturale della Sardegna alimentato da un limitato bacino imbrifero, sulle dune consolidate nella parte meridionale, è circondato da impianti artificiali di Pinus pinea, dove si è sviluppato un interessante sottobosco a base di Juniperus phoenicea ssp. turbinata, Rhamnus alaternus, Pistacia lentiscus eChamaerops humilis. La fascia perilacuale presenta frammenti di vegetazione a Juncus acutus e sulle acque più prossime alla riva importanti aspetti delle formazioni a Potamogeton sp. Lungo tutto il settore meridionale prossimo alla riva si sviluppa una fascia a Tamarix africana, originatasi nel momento in cui il livello del lago era superiore a quello attuale
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di Gestione – D.A. n. 22530/36 del 22 ottobre 2015
Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio
Codice: ITB010042 Tipologia:SIC Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Caratterizzato da falesie calcaree mesozoiche con facies triassiche e cretacee nelle parti più elevate. Nel promontorio di Capo Caccia sono conservate forme relitte di una paleo morfologia continentale molto evoluta, quali valli sospese, e versanti troncati. Nell’insieme le forme del rilievo mostrano caratteri tipici dei territori carsici con drenaggio superficiale delle acque pressoché inesistente. I fondali sono caratterizzati, all’interno della baia di Porto Conte, da ampie distese sabbiose con discontinue coperture di praterie a fanerogame marine. Recentemente l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste che gestisce l’area, ha introdotto un piccolo nucleo di daini ed alcuni esemplari di cavalli della Giara.
Qualità e importanza
Tutta l’area è caratterizzata da un substrato calcareo mesozoico, che sostiene garighe e macchie termoxerofile estese su gran parte del territorio. Sono da segnalare in particolare le phrygane a Centaurea horrida e le garighe a ginestre endemiche mediterranee (Genista sardoa e Genista corsica) e i ginepreti (Oleo-Euphorbietum dendroidis) delle aree aperte, mentre nelle falesie prevalgono le associazioni delle rupi marittime della classe delle Crithmo-Limonietea. L’area è caratterizzata dalla presenza sporadica o in piccoli gruppi della rara Anthyllis barba-jovis, che qui ha l’area della Sardegna dove è maggiormente rappresentata. I rimboschimenti a Pinus halepensis sui calcari e a Pinus pinea sulle sabbie, costituiscono la nota forestale di maggiore impatto paesaggistico. Si può considerare uno dei siti più importanti del Meditterraneo per la nidificazione di Gyps fulvus e Hydrobates pelagicus. Grande importanza faunistica per la presenza di specie di interesse zoogeografico.
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Piano di Gestione – D.A n.55 del 30.07.2008
Capo Caccia
Codice: ITB013044 Tipologia:ZPS Regione biografica: Mediterranea
Other Site Characteristics
Caratterizzato da falesie calcaree mesozoiche con facies triassiche e cretacee nelle parti più elevate. Nel promontorio di Capo Caccia sono conservate forme relitte di una paleo morfologia continentale molto evoluta, quali valli sospese, e versanti troncati. Nell’insieme le forme del rilievo mostrano caratteri tipici dei territori carsici con drenaggio superficiale delle acque pressoché inesistente. I fondali sono caratterizzati, all’interno della baia di Porto Conte, da ampie distese sabbiose con discontinue coperture di praterie a fanerogame marine. Alcuni anni fa l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste che gestisce l’area, ha introdotto un piccolo nucleo di daini ed alcuni esemplari di cavalli della Giara. Il sito è proposto come riserva naturale integrale.
Qualità e importanza
Si può considerare uno dei siti più importanti del Mediterraneo per la nidificazione di Gyps fulvus e Hydrobates pelagicus. Grande importanza faunistica per la presenza di specie di interesse zoogeografico. Tutta l’area è caratterizzata da un substrato calcareo mesozoico, che sostiene garighe e macchie termoxerofile estese su gran parte del territorio. Sono da segnalare in particolare le phrygane a Centaurea horrida e le garighe a ginestre endemiche mediterranee (Genista sardoa e Genista corsica) e i ginepreti (Oleo-Euphorbietum dendroidis) delle aree aperte, mentre nelle falesie prevalgono le associazioni delle rupi marittime della classe delle Crithmo-Limonietea. L’area è caratterizzata dalla presenza sporadica o in piccoli gruppi della rara Anthyllis barba-jovis, che qui ha l’area della Sardegna dove è maggiormente rappresentata. I rimboschimenti a Pinus halepensis sui calcari e a Pinus pinea sulle sabbie, costituiscono la nota forestale di maggiore impatto paesaggistico
Misure di Conservazione/Piano di Gestione
Sito non dotato di Piano di gestione
Altre aree protette
EUAP1052 Parco Regionale di Porto Conte