Prato di Resia – Spilimbergo
Tappa 2: Prato di Resia – Spilimbergo
Si parte dal Parco naturale delle Prealpi Giulie, si scende fino a Resiutta dove si riprende la ciclabile Alpe Adria, che si mantiene fino a Moggio Udinese. Qui la ciclabile si interrompe, si attraversa quindi il fiume Fella e si prende la strada secondaria con direzione Campiolo. Si prosegue fino a riattraversare il fiume Fella ed entrare nell’abitato di Carnia. Si prosegue in direzione Venzone e, una volta superato il paese, si riprende la ciclovia Alpe Adria. All’altezza del borgo di Ospedaletto la ciclovia entra all’interno della ZSC Lago Minisini e Rivoli Bianchi. Si entra in comune di Gemona del Friuli e si attraversa il fiume Tagliamento all’altezza del ponte di Braulins. Si passano gli abitati di Trasaghis e di Peonis, entrando nella ZSC Valle del Medio Tagliamento. Si prosegue su strada provinciale, si oltrepassa il lago di Cornino e si ritorna sull’altra sponda del fiume Tagliamento, per proseguire verso la ZSC Lago di Ragogna. Superato l’abitato di Ragogna si entra all’interno della ZSC Greto del Tagliamento. Raggiunto l’abitato di Dignano, si attraversa nuovamente il Tagliamento per arrivare all’abitato di Spilimbergo. Lunghezza totale percorso: 74,5 km.
Autore: FIAB Friuli Venezia Giulia

Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri
Siti natura 2000
Prealpi Giulie Settentrionali
CODICE: IT3320012 Tipologia: ZSC Regione biografica: Alpina
Qualità e importanza:
Il sito include sistemi montuosi prealpini di estremo interesse floristico e fitogeografico. Oltre ai numerosi endemismi vi sono le uniche stazioni italiane di Gentiana froelichii ssp. froelichii e alcune fra le pochissime di Thlaspi minimum e di Aurinia petraea. L’altipiano del monte Canin presenta importanti fenomeni di carsismo epigeo ed ipogeo. E’ presente anche Eryngium alpinum e Campanula zoysii. Gli habitat più diffusi sono le faggete, le pinete a pino nero endemico, brughiere calcifile e mughete, pavimenti calcarei alpini, e il vasto sistema di praterie alpine su calcare, ghiaioni (sia termofili che alpini) e rupi. Le attività turistiche e la pressione antropica in generale risultano relativamente limitate, specialmente sui rilievi meridionali dove la morfologia dei versanti è molto aspra. Area prealpina di rilevanza ornitologica nazionale per estensione in rapporto alla ricchezza specifica e completezza delle tipiche biocenosi. La zona si distingue per abbondanti popolazioni di Iberolacerta horvathi e Vipera ammodytes, che in queste zone coabita con il marasso e con l’aspide, mentre Bombina variegata è abbastanza localizzata. Sono inoltre presenti discrete popolazioni di Salamandra atra, Neomys anomalus e Natrix tessellata, mentre Felis s. silvestris può essere considerato localmente abbondante. Nell’area fanno frequenti comparse Ursus arctos e Lynx lynx. Lepus timidus nella zona è ben diffusa. Nelle acque correnti vi sono popolazioni di Austropotamobius pallipes, Cottus gobio e Salmo [trutta] marmoratus. Fra le specie di insetti tutelate a livello comunitario sono presenti i coleotteri Lucanus cervus, Rosalia alpina, Cerambyx cerdo e Morimus funereus. In località Zamlin (Resia) è stato segnalato Austropotamobius torrentium, probabilmente introdotto dal momento che qui si trova al di fuori del suo naturale areale di distribuzione, costituito dal Bacino Danubiano. La presenza di Erebia calcaria nell’area merita particolare attenzione. Helix pomatia è presenze nell’area, mentre Vertigo angustior risulta segnalata solamente ai margini dal sito.
Misure di conservazione: DPReg 211 del 22.09.2017
Lago Minisini e Rivoli Bianchi
CODICE: IT3320013 Tipologia: ZSC Regione biografica: Alpina
Qualità e importanza:
Il sito, grazie alla sua complessità ecologica, racchiude numerosi habitat di interesse comunitario fra cui sono importanti le praterie magre illiriche, le pinete a pino nero e alcuni habitat acquatici. Vi è inclusa l’unica stazione di Brassica glabrescens in sinistra Tagliamento, da molto tempo non riconfermata. Vi è un’abbondante presenza di uccelli legati agli ambienti aridi ed aperti. E’ stato segnalato Felis s. silvestris. Nella zona vivono discrete popolazioni di Vipera ammodytes, Natrix tessellata, Triturus carnifex e Triturus alpestris, mentre Bombina variegata è molto più rarefatta. Nella zona del Lago è stata segnalata Leucorrhinia pectoralis, mentre ai Rivoli Bianchi è stata rinvenuta Saga pedo. Ai Rivoli Bianchi è stato raccolto anche Potamon fluviatile. Nel Lago è presente anche Cobitis taenia. Per il Lago Minisini l’unica segnalazione di Leucorrhinia pectoralis è comunque relativa agli anni ‘80. Helix pomatia è presente con sicurezza solo in località limitrofe.
Misure di conservazione: DGR n. 2494 del 15/12/2011
Valle del Medio Tagliamento
CODICE:IT3320015 Tipologia: ZSC Regione biografica: Alpina
Qualità e importanza:
Questo articolato sito include un numero molto elevato di habitat di interesse comunitario, in alcuni casi anche bene conservati. Di elevata rilevanza è la porzione del greto del Tagliamento ed i primi terrazzi fluviali che qui sono ancora relativamente integri. Le aree umide presso le Risorgive di Bars ospitano numerose specie rare. L’area montana presenta notevoli esempi di dinamiche secondarie su pascoli. E’ un’area prealpina di notevole rilevanza ornitologica per la presenza di biotopi molto diversificati. Nell’area, all’interno di un’ampia zona di ripopolamento interdetta alla caccia, vi è ubicato un punto di alimentazione per grandi rapaci. La presenza di Felis s. silvestris è ormai testimoniata da numerose informazioni e anche Canis aureus vi è sporadicamente presente. La fauna erpetologica dell’area ha un discreto interesse naturalistico ed è anche molto ricca di entità di interesse comunitario. Qui si incontrano le faune planiziarie, con entità schiettamente padane (ad es. Rana latastei), e quelle prealpine, con specie che nella nostra Penisola hanno una tipica vocazione montano-alpina (Rana temporaria, Triturus alpestris). Lo stesso vale per i rettili, con l’abbondanza di molte specie di importanza comunitaria (Emys orbicularis, Vipera ammodytes, Hierophis viridiflavus, Zamenis longissimus, Coronella austriaca, Podarcis muralis, Natrix tessellata, ecc.). Nell’area in parola vivono interessanti comunità microteriologiche, nella zona di Cornino definite dall’incontro fra specie a prevalente vocazione montano-alpina (Sorex minutus, Sorex alpinus, Chionomys nivalis, ecc.), entità schiettamente padane (Arvicola amphibius italicus=A. terrestris italicus) e mediterranee. Il mustiolo (Suncus etruscus), entità steno-mediterranea, qui raggiunge il massimo latitudinale italiano. Presente anche Muscardinus avellanarius. Allo stato attuale delle conoscenze la locale nursery di Miniopterus schreibersii sembra essere la maggiore del Friuli Venezia Giulia, con diverse migliaia di effettivi. Si tratta fra l’altro di un assembramento riproduttivo misto in cui coabitano almeno cinque diverse specie di importanza comunitaria (M. schreibersii, Rhinolophus ferrumequinum. R. hipposideros, Myotis myotis, M. blythii oxygnathus), che fra l’altro probabilmente ibernano in diverse gallerie del Colle di Osoppo e del vicino forte di Pinzano al Tagliamento. È il caso di segnalare che l’intera area protetta costituisce un importante corridoio di volo e foraggiamento per tutti questi animali, rivestendo un ruolo fondamentale per la loro conservazione. Nella zona sono segnalati Vertigo angustior e Helix pomatia al Col del Sole,, Lucanus cervus e Austropotamobius pallipes. Nel popolamento ittico del tratto del Tagliamento e dei corsi di risorgiva compresi nel sito (incluso il Fiume Ledra) sono presenti Lethenteron zanandreai, Cottus gobio, Salmo [trutta] marmoratus, Barbus plebejus, Chondrostoma genei e Leuciscus souffia.
Misure di conservazione: DGR n. 2494 del 15/12/2011
Lago di Ragogna
CODICE:IT3320020 Tipologia: ZSC Regione biografica: Continentale
Qualità e importanza:
Il sito racchiude, oltre al lago in sé, importanti habitat umidi. L’ambiente lacustre rappresenta l’unica stazione regionale di Trapa natans e ospita una fauna abbastanza ricca e diversificata. Esso rappresenta habitat di uccelli acquatici e sito di tappa durante la migrazione per molte specie. Principale sito regionale di nidificazione per Podiceps cristatus presente con 4 – 6 coppie. Per quanto attiene gli invertebrati, nei pressi del Lago è presente Helix pomatia. La zona si distingue soprattutto per le cospicue popolazioni di Hyla intermedia, Rana latastei, Triturus carnifex, ma anche per la presenza di Emys orbicularis. Nel bacino del Lago è segnalato Austropotamobius pallipes e, recentemente, nelle acque del Lago è stato raccolto anche Astacus astacus. Nella zona sono ancora relativamente frequenti la puzzola (Mustela putorius) e il moscardino (Muscardinus avellanarius), che qui si accompagnano a numerose entità igrofile (Micromys minutus, Apodemus agrarius) o forestali (Meles meles). La presenza della martora (Martes martes) è stata per ora accertata soltanto sui versanti del limitrofo Monte di Ragogna. L’area pertanto in generale è meritevole di maggiore tutela e ripristino.
Misure di conservazione: DGR n. 1964 del 21/10/2016
Greto del Tagliamento
CODICE:IT3310007 Tipologia: ZSC Regione biografica: Continentale
Qualità e importanza:
Si tratta di un’area di greto con interessanti esempi di vegetazione pioniera. È un importante sito ornitologico per la presenza di specie rare nella regione, come ad esempio Burhinus oedicnemus, Grus grus (un caso di due individui estivanti, 1988) ecc. Presso Dignano ha nidificato nel 1989 una coppia di Ciconia ciconia; a sud lungo il greto hanno svernato nel 1985 undici individui di Cygnus cygnus. La zona riveste una notevole importanza come corridoio di foraggiamento per i chirotteri che vivono nella fortezza di Pinzano al Tagliamento (Rhinolophus ferrumequinum, R. hipposideros, Myotis myotis, Miniopterus schreibersii). La presenza di Felis s. silvestris nell’area è dimostrata da diversi reperti recenti sia per i dintorni di Spilimbergo, sia per i dintorni di Pinzano al Tagliamento. Fra gli invertebrati si ricorda Lucanus cervus. Fra gli anfibi merita ricordare Rana latastei, Bombina variegata, Triturus carnifex, Hyla intermedia, Rana dalmatina e Bufo viridis. Le acque del Tagliamento in questo tratto ospitano tra l’altro Barbus plebejus, Cottus gobio, Salmo [trutta] marmoratus, Leuciscus souffia e Cobitis taenia. Alcune piccole rogge confluenti nel corso principale ospitano Austropotamobius pallipes. Nell’area è stato rinvenuto Hyles hippophaes, specie estremamente localizzata.
Misure di conservazione: DGR n. 1964 del 21/10/2016
Alpi Giulie
CODICE:IT3321002 Tipologia: ZPS Regione biografica: Alpina
Qualità e importanza:
Il sito include sistemi montuosi alpini e prealpini di estremo interesse floristico e fitogeografico (oltre ai numerosi endemismi) vi sono le uniche stazioni italiane di Gentiana froelichii. ssp. froelichii., nonchè alcune fra le pochissime di Thlaspi minimum., Aurinia petraea, Saxifraga moschata ssp. carniolica. Molto rilevanti sono le popolazioni di Campanula zoysii e sono anche presenti Eryngium alpinum e Cypripedium calceolus. Il sito è caratterizzato dalla presenza di molti habitat prioritari, sia del piano montano che di quello subalpino. L’altipiano del Monte Canin presenta importanti fenomeni di carsismo epigeo ed ipogeo. Si tratta di un’area alpina e prealpina di grande rilevanza ornitologica per estensione in rapporto alla ricchezza specifica e completezza delle tipiche biocenosi. La zona si distingue per abbondanti popolazioni di Iberolacerta horvathi, Salamandra atra e Vipera ammodytes, che in queste zone coabita con il marasso e con l’aspide. Sono presenti discrete popolazioni di Natrix tessellata, Neomys anomalus e Martes martes, mentre Felis s. silvestris può essere considerato localmente abbondante. Ursus arctos e Lynx lynx (ripresa da fototrappole in Val Uccea) vi compaiono con una discreta frequenza spazio-temporale. Nel sito merita attenzione la presenza di Erebia calcaria. Helix pomatia è presente nell’area, mentre Vertigo angustior risulta segnalata ai margini del sito, nell’Alta valle del T. Torre a Vedronza e Zomeais. Infine merita una precisazione la presenza di Austropotamobius torrentium nei bacini del Torrente Resia e T. Valcalda; infatti queste popolazioni sono al di fuori del Bacino Danubiano, areale di distribuzione naturale della specie, rendendone dubbio il valore sotto il profilo conservazionistico.
Misure di conservazione: DPReg 213 del 22.09.2017