PROGETTI E TERRITORIO 2/2
PROGETTI E TERRITORIO 2/2:
i procedimenti valutativi di Piani/Programmi e Progetti
AUTORI: Silvia Bertolini, Settimio Fasano, Lucia Cecilia Lorusso, Stefano Pranzo
PREMESSA
La migliore politica di tutela ambientale consiste nel limitare fin dall’inizio gli effetti delle attività antropiche sull’ambiente attraverso processi di programmazione, pianificazione e decisione sostenibili anziché contrastare tali effetti successivamente.
In tale ottica si collocano le procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
La VAS ha la finalità di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali nel processo di formazione, adozione e approvazione di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull’ambiente assicurando in tal modo che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica.
La VIA rappresenta uno strumento preventivo e propedeutico alla realizzazione di progetti pubblici e privati che possono avere un impatto rilevante sull’ambiente; ha la finalità di proteggere la salute umana, contribuire con un ambiente sostenibile alla qualità della vita, al mantenimento delle specie e alla conservazione della capacità di riproduzione degli ecosistemi in quanto risorse essenziali per la vita.
La VAS riguarda diversi tipologie di piani e programmi a varie scale territoriali tra cui i piani/programmi per i quali è necessaria la Valutazione d’Incidenza Ambientale(VINCA), in considerazione dei possibili impatti sulle finalità di conservazione dei siti designati come ZPS e quelli classificati come SIC analogamente se i progetti da sottoprre a VIA interessano in modo diretto o indiretto uno o più siti della Rete Natura 2000 deve essere effettuata una VINCA con l’obiettivo di tutelare e conservare i siti stessi.
VAS e VIA sono strumenti partecipati in cui le esigenze dei soggetti competenti in materia ambientale (Regioni, Comuni, ARPA,…) e del pubblico interessato sono prese in considerazione nel corso dei processo di pianificazione, progettazione e valutazione ambientale.
In particolare per i piani e progetti sottoposti a VIA-VAS di interesse Nazionale, i cittadini, le associazioni, i comitati, ecc…, nel corso della fase di consultazione pubblica prevista dalla procedura di valutazione, possono esaminare il materiale depositato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM)* ed esprimersi attraverso le cosiddette Osservazioni del Pubblico anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi (http://www.va.minambiente.it/it-IT/Comunicazione/Cittadino) di cui si dovrà tener conto in sede di approvazione (v. Box “partecipazione del pubblico).
4.1 Il percorso Procedimenti VAS
Autore: Stefano Pranzo
Informazioni e documentazione inerenti i procedimenti di VAS nella Regione Siciliana sono disponibili al seguente indirizzo:
https://si-vvi.regione.sicilia.it/viavas/index.php/it/ricerca/piani-e-programmi
Il portale per le valutazioni ambientali della Regione Siciliana raccoglie le procedure per la VAS in corso e/o espletate, comprendenti le verifiche di assoggettabilità, le fasi preliminari e di valutazione ai diversi livelli territoriali. La gran parte delle procedure è relative a piani e programmi di livello comunale. Per quanto riguarda il livello territoriale sovracomunale si riportano gli strumenti di pianificazione/programmazione presenti attualmente sul portale:
Descrizione strumento di pianificazione/programmazione | Autorità Procedente/Proponente |
Livello regionale | |
Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR) | Dipartimento acque e rifiuti – Regione Siciliana |
Il PRGR “è relativo alla gestione dei rifiuti urbani e successivamente verranno redatti: il Piano dei Rifiuti speciali (aggiornamento), il Piano dei Rifiuti Urbani Biodegradabili (RUB) ed il Piano delle Bonifiche dei siti contaminati (revisione);
− il Piano contiene l’analisi della gestione dei rifiuti esistente nell’Isola, con specifico riferimento a tipo, quantità e fonte dei rifiuti prodotti, anche suddivisi per ambito territoriale ottimale; a tal proposito, la proposta di Piano individua nove ambiti territoriali ottimali coincidenti con la delimitazione geografica delle ex Province (v. art. 199, comma 3, lettera f), D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 e, in ambito regionale, (v. art.5, comma 2 e art.9, l.r. 8 aprile 2010, n.9); − le autorizzazioni all’impiantistica di titolarità pubblica restano condizionate al rispetto dei Piani d’ambito di competenza di ciascuna Autorità d’Ambito e la coerenza di detta impiantistica con questi ultimi deve essere dichiarata da dette Autorità”. Nel documento di Piano sono dichiarati i seguenti obiettivi: − la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti; − il recupero e il riciclaggio dei rifiuti; − il trattamento, in modo ecologicamente corretto, dei rifiuti; − lo smaltimento come ultima soluzione; − evitare di produrre rifiuti. |
|
Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto (PRA) | Dipartimento regionale protezione civile della Regione Siciliana, Servizio S06 – Ufficio amianto |
Il PRA persegue direttamente obiettivi di sostenibilità ambientale mirati alla decontaminazione del territorio dall’amianto e di conseguenza, alla riduzione del rischio di esposizione della popolazione a situazioni di pericolo dovute alla presenza di fibre disperse.
L’articolo 10 della legge 257/92 stabilisce per le Regioni l’obbligo di adottare il Piano di protezione dell’amianto, il successivo comma 3 dell’art. 10 stabilisce che il PRA deve armonizzarsi con il Piano regionale di gestione dei rifiuti. Con la l.r. n. 10 del 29 aprile 2014: “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”, la Regione Siciliana ha affrontato il rischio derivante dalla presenza di amianto sul proprio territorio, per la tutela della salute e dell’ambiente, prevedendo, in linea con le direttive statali e i principi definiti dall’Unione Europea, una serie di interventi mirati al monitoraggio del rischio ambientale e alla tutela della salute con il coinvolgimento diretto dei Comuni, chiamati ad elaborare e ad adottare in tempi brevi il Piano Comunale Amianto. II PRA ottempera agli obblighi posti dalla normativa nazionale, tenendo conto delle indicazioni metodologiche contenute nella l.r. n.10/2014. Gli obiettivi da raggiungere con la pianificazione regionale, in analogia con quanto previsto a livello nazionale, afferiscono a tre macro-aree relative a: – tutela dell’ambiente; – tutela della salute; – aspetti di sicurezza del lavoro e previdenziali. |
|
Piano energetico ambientale della regione siciliana (PEARS) | Dipartimento dell’Energia – Regione Siciliana |
In vista della scadenza dello scenario di Piano del PEARS vigente, il Dipartimento dell’Energia ha formulato una proposta di aggiornamento del Piano, al fine di pervenire all’adozione dello stesso.
L’esigenza di aggiornamento del PEARS, discende dagli obblighi sanciti dalle direttive comunitarie, recepite con il Decreto ministeriale del 15 marzo 2012, nonché per un corretto utilizzo delle risorse della programmazione comunitaria. La pianificazione energetica regionale va anche a “regolare” ed indirizzare la realizzazione degli interventi determinati principalmente dal mercato libero dell’energia. Tale pianificazione si accompagna a quella ambientale per gli effetti diretti ed indiretti che produzione, trasformazione, trasporto e consumi finali delle varie fonti tradizionali di energia producono sull’ambiente. La Regione pone alla base della sua strategia energetica l’obiettivo programmatico assegnatole all’interno del Decreto ministeriale 15 marzo 2012 c.d. “Burden Sharing”, che consiste nell’ottenimento di un valore percentuale del 15,9% nel rapporto tra consumo di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili e consumi finali lordi di energia sul territorio regionale al 2020. La nuova pianificazione energetica regionale prevede la verifica del conseguimento degli obiettivi dei vari piani energetici comunali (PAES) con orizzonte 2020. I nuovi Piani comunali (PAESC) con orizzonte 2030 dovranno conciliare gli indirizzi del Piano regionale e le scelte comunali. Sono tre le linee guida adottate dalla Regione Siciliana nell’ambito della nuova pianificazione energetico-ambientale al 2030: – Sviluppo: l’espansione della generazione di energia dalle fonti rinnovabili e dell’utilizzo delle nuove tecnologie dell’energia stessa, radicalmente più efficienti rispetto a quelle adottate in passato, garantirà concreti benefici economici per il territorio in termini di nuova occupazione qualificata e minor costo dell’energia; – partecipazione: l’impegno profuso a livello internazionale nel corso degli ultimi decenni ai fini della transizione dalle fonti di energia fossile a quelle rinnovabili ha dimostrato che le conseguenze sociali, economiche ed ambientali riguardano aspetti essenziali della vita delle comunità presenti sul territorio, tra cui il lavoro, la qualità dell’aria e dell’acqua, le modalità di trasporto, l’attrattività turistica ed economica delle aree in cui il ricorso alla generazione distribuita dell’energia da acqua, sole, vento e terra è maggiore. – Tutela: alla luce del patrimonio storico-artistico siciliano, la Regione si doterà di Linee guida per individuare tecnologie all’avanguardia – correlate alle fonti di energia rinnovabile – funzionali all’integrazione architettonica e paesaggistica. |
|
Livello provinciale/subregionale | |
Piano energetico ambientale della provincia di Enna | Provincia di Enna |
Piano territoriale provinciale di Siracusa | Libero consorzio comunale di Siracusa |
Parco dell’Etna – valutazione ambientale strategica del piano di coordinamento e del relativo regolamento | Parco dell’Etna |
L’Autorità competente per la VAS della Regione Siciliana è l’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente – Dipartimento regionale dell’ambiente della Regione Siciliana.
Procedimenti VIA
Autori: Silvia Bertolini, Settimio Fasano, Lucia Cecilia Lorusso
Nel territorio interessato dal percorso le procedure di VIA di interesse Nazionale attualmente IN CORSO per ottenere la compatibilità ambientale sono:
OPERE PUNTUALI
- PROSPEZIONE IDROCARBURI: Progetto di prospezione geofisica (sismica 2D) nell’ambito dei permessi di ricerca denominati “Passo di Piazza” e “Friddani”
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/1666
Il progetto, la cui procedura è stata avviata il 08/05/2017, prevede attività di prospezione geofisica 2D nell’ambito dei Permessi di Ricerca denominati “Passo di Piazza” e “Friddani” al fine di individuare le strutture geologiche contenenti idrocarburi economicamente sfruttabili. Il rilievo sismico sarà effettuato su una griglia costituita da n. 11 linee di lunghezza complessiva di 332 km.
L’opera non interseca nessun Sito N2000 ed è situata tra le località di Borgo Baccarato e Mirabella Imbaccari a circa 30 km ad est del tracciato della 6° tappa Caltanissetta – Gela (2° settimana)
Osservazioni del pubblico
Risultano assenti osservazioni di cittadini, sia singoli che in gruppo.
Le osservazioni riportate nel sito del Mattm, in totale 9, sono state presentate da Enti locali o da associazioni ambientaliste:
- Regione Siciliana – Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali – Catania: si riserva di valutare l’intervento in relazione alle norme di attuazione del Piano Paesaggistico della provincia di Catania sottolineando il fatto che si dovrà fare particolare attenzione alle aree boscate con livello di tutela 3 nel P.P. dove non potranno essere previsti punti di energizzazione
- Regione Siciliana – Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Caltanissetta: concede l’autorizzazione di massima con delle condizioni, una delle quali è il divieto di interferire con aree con livello di tutela 3 del P.P.
- Comune di Caltagirone: in due osservazioni presentate in date diverse manifesta la propria contrarietà alle prospezioni con test che utilizzano sia il metodo dell’esplosivo che il metodo vibroseis, soprattutto in prossimità del centro storico; chiede la mappatura delle zone a rischio
- Comune di Niscemi: sottolinea la problematica sismica del territorio ed evidenzia l’assenza nei documenti progettuali di riferimenti alla linea di faglia in prossimità del fiume Maroglio, nelle cui vicinanze potrebbe essere previsti i test con o senza esplosivo.
- Libero Consorzio Comunale di Ragusa: è un parere con alcune raccomandazioni su dove e come utilizzare vibroseis o esplosivo, con particolare attenzione alle aree a maggiore acclività
- Libero Consorzio Comunale di Enna: esprime parere positivo con generiche raccomandazioni
- LIPU – Ente Gestore della Riserva Naturale Orientata Biviere di Gela: riporta diverse considerazioni sulle carenze del progetto e del SIA evidenziando in particolare che nella valutazione d’incidenza, quando si fa riferimento a gli impatti si citano le aree dentro i Siti di Rete Natura 2000 o le aree esterne non tenendo in considerazione le aree di connessione (rete ecologica) a differenza della Direttiva Uccelli che impegna gli Stati a prevenire dall’inquinamento anche le aree esterne ai siti. Nel caso specifico un ritrovamento di giacimenti a monte del bacino del fiume Gela costituisce una potenziale minaccia a siti sensibili per l’ambiente posti a sud e collegati da falde e da reticolo idrogeologici compresi quelli marini. Viene inoltre sottolineata l’importanza degli ambienti agrari che negli studi del Piano di Gestione dei siti della rete natura 2000 della piana di Gela vengono classificati come habitat seminaturali legati alla sopravvivenza di specie oggetto di tutela della ZPS 050012 e dell’IBA166 (Ciconia ciconia, Burhinus oedicnemus, Falco naumanni, Glareola praticola, Melanocorypha Calandra, Coracias garrulus ecc..) oltre alla presenza di anfibi (Discoglossus pictus pictus).
- Associazione Legambiente Sicilia: osserva che il sito interessato è soggetto a un plurimo regime vincolistico sovraordinato ed elenca numerose altre carenze, concludendo con un invito al responsabile del procedimento a respingere la domanda per mancanza dei requisiti.
In sintesi, a parte le raccomandazioni della Regione Siciliana e dei due Liberi Consorzi, le osservazioni presentate da Comuni e Associazioni sono fortemente critiche nei confronti del progetto in considerazione delle peculiarità del territorio interessato.
Stato della procedura: il Parere CTVIA, positivo con prescrizioni, è stato emesso il 03/08/2018. Risulta in corso un Supplemento istruttoria tecnica CTVIA.
Progetto di prospezione geofisica (sismica 2D) nell’ambito dei permessi di ricerca denominati “Passo di Piazza” e “Friddani” |

Progetto di prospezione geofisica (sismica 2D) nell’ambito dei permessi di ricerca denominati “Passo di Piazza” e “Friddani”
- COLTIVAZIONE IDROCARBURI: Perforazione e messa in produzione del pozzo esplorativo “Arancio 1Dir” – Concessione di coltivazione “Ragusa”
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/1585
Il progetto prevede la perforazione e la messa in produzione del pozzo esplorativo “Arancio 1Dir” e la realizzazione di circa 3 km di condotta interrata.
L’opera è situata tra le località di Poggio del Sole e Modica ed è in prossimità del tracciato ciclistico della 7° tappa Gela – Ragusa (situato a circa 10 km a nord) e della 8° tappa Ragusa – Porto Palo di Capo Passero (situato a circa 4 km a est).
L’opera non interseca nessun Sito N2000.
Osservazioni del pubblico
Risultano assenti osservazioni di cittadini, sia singoli che in gruppo.
Le osservazioni riportate nel sito del Mattm sono state presentate da Enti locali o da associazioni ambientaliste.
Le prime 4 si riferiscono alla prima pubblicazione (2015), le ultime due alla ripubblicazione (integrazioni 2016):
- il Libero Consorzio Comunale di Ragusa esprime parere negativo all’opera per motivi legati a diverse criticità ambientali (quali la prossimità a SIC ITA 080002 “Alto corso del fiume Irminio” e “SIC ITA 080011 “Conca del Salto”, la presenza di un acquifero libero, contenuto nei calcari della F.ne Ragusa, dotato di un elevato grado di permeabilità per fessurazione di origine tettonica e carsica), alla sicurezza, ai diversi vincoli territoriali, alla eccessiva prossimità ai centri abitati;
- l’Associazione Legambiente Circolo “Il Carrubo” di Ragusa, elencando una serie di motivazioni tecnico/economiche e ambientali, esprime netta contrarietà al progetto del pozzo esplorativo che andrebbe ad aggiungersi ad altri due pozzi già esistenti nel proprio territorio in una zona tutelata e vicina ai centri abitati;
- l’Associazione Legambiente “SIKELION” idem come l’Associazione Legambiente Circolo “Il Carrubo” di Ragusa;
- la Città di Ragusa chiede al Mattm di negare alla società proponente il permesso ad operare nell’area in oggetto a causa dei forti impatti per l’ambiente relativamente alle matrici flora, fauna, suolo, sottosuolo, agli abitanti del territorio ragusano, nonché alle risorse e agli ecosistemi del sito oggetto della perforazione;
- l’Associazione Legambiente Circolo “Il Carrubo” di Ragusa, a seguito della pubblicazione delle integrazioni, ribadisce la propria contrarietà al progetto aggiungendo alcune considerazioni relativamente al controllo delle acque sotterranee e alle gravi problematiche che il progetto ha con il Piano paesaggistico contro la cui approvazione, avvenuta nel 2016, il proponente ha presentato ricorso al TAR;
- il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, considerando le integrazioni presentate dal proponente conferma il parere negativo già espresso.
In sintesi, tutte le osservazioni presentate esprimono un giudizio nettamente negativo sull’opera.
Stato della procedura: il Parere CTVIA, positivo con prescrizioni, è stato emesso il 11/05/2018. Risulta in corso un Supplemento istruttoria tecnica CTVIA.

Perforazione e messa in produzione del pozzo esplorativo “Arancio 1Dir” – Concessione di coltivazione “Ragusa”
Box informativi

