Cuorgnè – Avigliana

Tappa 59: Cuorgnè – Avigliana

Info tappa

Data di Partenza: 

Mercoledì 5/06/2019

Comuni attraversati:

Cuorgnè, Almese, Alpignano, Balangero, Barbania, Buttigliera Alta, Cafasse, Canischio, Caselette, Ciriè, Corio, Druento, Fiano, Forno Canavese, Givoletto, Grosso, La Cassa, Levone, Mathi, Nole, Pertusio, Pianezza, Prascorsano, Pratiglione, Rivara, Rivoli, Robassomero, Rocca Canavese, Rosta, San Colombano Belmonte, San Gillio, Val della Torre, Valperga, Varisella, Villanova Canavese, Avigliana

Lunghezza percorso: km 58,7

Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri

SIti Natura 2000

Vauda

IT1110005

ZSC – Regione Biogeografica Continentale

Other Site Characteristics

La più ampia area di brughiera pedemontana, caratterizzata da una scarsa copertura arborea a farnia, betulle e pioppi tremoli, e copertura erbacea prevalente a molinia e brugo. Interessanti: avifauna ed erpetofauna.

Qualità e importanza

Alta pianura terrazzata, a paleosuoli. Copertura forestale nei piccoli impluvi e molinieti a brugo sui pianalti. Estesa brughiera pedemontana con Calluna vulgaris, Molinia arundinacea, Pteridium aquilinum. Lembi di vegetazione palustre a Rhynchospora (R. fusca, R. alb), Carex hartmanii e Scutellaria minor, speciemeso-igrofile rarissime in Piemonte. Gli habitat acquatici annoverano: Utricularia australis, Nymphaeaalba, Ranunculus flammula, inseriti nella Lista Rossa nazionale, oltre a Eleocharis carniolica e Isoetes malinverniana (endemismo esclusivo della pianura padana) Interessanti praterie acidofile e umide a Molinia caerulea con Gladiolus palustris Vegetazione forestale con castagneti, boschi alluvionali ad ontano nero (habitat prioritario con Alnus glutinosa), boschi misti ripari a farnia. Presenza di megaforbieti igrofili. Nell’areasono state osservate circa 150 specie di uccelli; quasi la metà sono nidificanti e sei in All.I Dir. Uccelli (Circuspygargus, Caprimulgus europaeus, Alcedo attui, Lanius collurio, Lanius minor e Emberiza hortulana). Per quanto riguarda l’entomofauna, sono state censite 64 specie di coleotteri carabidi e 16 specie di coleotteri stercorari. Il popolamento di lepidotteri diurni conta 63 specie, alcune delle quali rare come, ad esempio, Maculinea alcon e Lycaena dispar.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di conservazione sito-specifiche DGR 24-4043 del 10-10-2016   Testo

 

Stura di Lanzo

IT1110014

ZSC – Regione Biogeografica Continentale

Other Site Characteristics

Presenza di fossili dell’era Terziaria (gen. Glyptostrobus) sotto forma di tronchi carbonizzati con residui vegetali attribuibili ad antiche zone paludose del “Villafranchiano” (tra Villanova C.se e Robassomero) con Alnus sp. pl. più altre caducifoglie temperate, miste a qualche genere di sempreverdi di clima più caldo oltreché specie erbacee di numerosi generi in buona parte ancora esistenti in Europa. Presenza di aree forestali con molti elementi (specialmente negli strati inferiori) del bosco planiziale padano con alcune specie molto rare. Nel greto Myricaria germanica, rarissima in pianura, forse scomparsa dopo le alluvioni dell’autunno 1994. Alcune specie montane portate a valle dal fiume. Unica stazione (nuova) piemontese diCarex hartmanii. Interessanti popolamenti ittico ed erpetologico.

Qualità e importanza

Area fluviale con greti popolati a Myricaria germanica (rarissima in pianura e forse scomparsa dopo le alluvioni del 1994) e rive boscate.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di Gestione DGR 54-6160 del 15/12/2017 Misure di Conservazione sito specifiche DGR 24-4043 del 10/10/2016

 

La Mandria

IT1110079

ZSC – Regione Biogeografica Continentale

Other Site Characteristics

“La Mandria” è il più esteso lembo di foresta planiziale dell’alta pianura piemontese dell’alleanza Carpinion a farnia dominante, rovere, raro cerro, betulla, frassino, tiglio cordato, ciliegio selvatico. Fauna forestale ben rappresentata con key species o rare quali: Martora, Barbastello, Astore, Picchio nero, Osmoderma eremita, Calosoma inquisitor (unica stazione in Piemonte). Nella Reggia presenza di colonie riproduttive di Myotismyotis, Myotis Blythii e Myotis emarginatus. Estese zone umide con presenza di Emys orbicularis. Sono presenti garzaie di Airone cenerino e Cormorano. Brughiere relittuali a Molinia arundinacea con betulla e Lepidotteri rari tra cui Satyrium pruni (forse il ropalocero più minacciato in Italia), Lopingia achine, Apaturailia, Neptis rivularis oltre ad altre specie protette (Eriogaster catax, Calliomorpha quadripunctaria, Lycaenadispar, Cenonimpha oedippus, Maculinea teleius).

Qualità e importanza

Il più esteso ambiente forestale planiziale dell’alta pianura piemontese, che si sviluppa in gran parte su terrazzi alluvionali Wurmiani.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di conservazione sito-specifiche DGR 24-4043 del 10-10-2016  Testo

Monte Musiné e Laghi di Caselette

IT1110081

ZSC – Regione Biogeografica Alpina

Other Site Characteristics

Il M. Musiné si affaccia direttamente sulla piana alluvionale torinese. Il versante sud ha clima marcatamente xerotermico e vegetazione costituita da boschi termofili e praterie aride. Alle sue pendici sono presenti piccole zone umide con ricchissima flora. Il sito per le sue caratteristiche ecologiche viene attribuito alla regione biogeografica continentale, anche se ricade per il 75% nella regione alpina all’interno dei 7 Km dibuffer.

Qualità e importanza

La più importante oasi xerotermica del Piemonte, con fauna di invertebrati ricchissima e presenza di ben 21specie inserite negli allegati Dir. Habitat, oltre ad alcuni ambienti (xerobrometi, vegetazione palustre) e numerose specie rare di Lepidotteri, Odo.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di Gestione DGR 53-7314 del 30/07/2018Misure di Conservazione sito-specifiche

 

Laghi di Avigliana

IT1110007

ZSC – Regione Biogeografica Alpina

Other Site Characteristics

Si tratta di 2 bacini lacustri di origine glaciale, circondati da un’area palustre e da rilievi di origine morenica, all’imbocco della Val Susa.

Qualità e importanza

I laghi di Avigliana e la Palude dei Mareschi costituiscono una zona umida di rilevante interesse faunistico e botanico.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Piano di Gestione DGR 54-6160 del 15/12/2017 [Norme Tecniche di Attuazione da pag. 94]

ALTRE AREE PROTETTE

EUAP0205 PNR Parco naturale dei Laghi di Avigliana

EUAP0224 PNR Parco regionale La Mandria

EUAP0348 RNR Riserva naturale orientata della Vauda

EUAP0359 RNR Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Belmonte

EUAP1185 AANP Zona di salvaguardia del Sacro Monte di Belmonte