Trapani – Mazara del Vallo
Tappa 82: Trapani – Mazara del Vallo
Info tappa
Data di Partenza:
Mercoledì 9 settembre 2020
Comuni attraversati:
Trapani, Marsala, Paceco, Petrosino, Mazara del Vallo
Lunghezza percorso: km 66,20
Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri
SIti Natura 2000
ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Il sito è composto da una serie di saline costiere attive che si estendono immediatamente a sud della città di Trapani fino a Marsala, oltre ad alcuni piccoli pantani ed ai tratti terminali di due piccoli torrenti ed aree marginali. Le Saline di Trapani e Paceco includono una vasta depressione retrodunale ancora oggi sfruttata attraverso la salicoltura. L’intera area si trova inondata per buona parte dell’anno, con una porzione che si dissecca completamente in estate. Il substrato è impermeabile per l’elevata concentrazione di limo e argilla. Dai dati termopluviometrici delle stazioni di Trapani e Marsala risultano precipitazioni medie annue comprese fra i 483 ed i 500 mm, mentre le temperature medie superano i 21°C – sulla base della classificazione bioclimatica di Rivas-Martinez, la ZPS rientra nel termomediterraneo inferiore secco inferiore. Nelle vasche di fredda, le saline ospitano popolamenti a Cymodocea nodosa e Ruppia cirrhosa, insieme a popolamenti a invertebrati bentonici.
Quality and importance
L’intera area riveste un’importanza notevolissima, sia dal punto di vista paesaggistico che biologico-ambientale. Il sistema delle saline ospitano un’insieme di comunità vegetali a carattere alofitico e subalofilo, caratterizzate da entità alquanto specializzate a rare in Sicilia, anche in funzione della peculiarità dell’habitat, oltre che dalla stessa regressione nel territorio regionale. Numerose sono le specie della flora vascolare che figurano in liste rosse (Conti, Manzi & Pedrotti, 1992). Nel 1980 l’area è stata dichiarata di elevato valore ornitologico a livello internazionale venendo inserita in un apposito “inventario”. Nel 1989 l’area delle saline di Trapani e dello Stagnone di Marsala è stata inserita nell’elenco dei siti di particolare importanza ornitologica in Europa. Numerose le specie di insetti endemici o rari alcuni dei quali trovano nell’area dello stagnone l’unica stazione di presenza in Italia (es. Teia dubia).
Piano di Gestione/Misure di Conservazione
Marausa: Macchia a Quercus calliprinos
ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Piccolissimo biotopo, esteso per una superficie di 0,719 ettari, localizzato presso l’abitato di Marausa (Trapani), a stretto ridosso dell’area urbana e circondato dalle vaste estensioni di vigneto che caratterizzano il territorio. Seguendo la classificazione bioclimatica proposta da BRULLO et al. (1996), esso rientra nella fascia del termomediterraneo inferiore secco inferiore. Il biotopo conserva un interessante lembo relitto di vegetazione forestale a dominanza di Quercia spinosa (Quercus calliprinos), fitosociologicamente riferita all’associazione Chamaeropo-Quercetum calliprini. Si tratta di un aspetto di macchia climacica fortunatamente sfuggito all’intensa antropizzazione che nel tempo ha determinato l’estrema trasformazione della fascia calcarenitica costiera della provincia di Trapani. Fra le altre specie più rappresentative si rinvengono diverse sclerofille, quali Chamaerops humilis, Rhamnus oleoides, Phyllirea media, Teucrium fruticans, ecc. Ai margini esterni sono presenti aspetti secondari, rappresentati dalla vegetazione di gariga a Thymus capitatus, dalla prateria xerofila ad Hyparrhenia hirta e dai praterelli terofitici a dominanza di Stipa capensis.
Qualità e importanza
Questo piccolo biotopo presenta un notevole interesse floristico-fitocenotico, dovuto prevalentemente alla formazione di macchia a Quercia spinosa. Essa, infatti, rappresenta una cenosi forestale che un tempo costituiva la vegetazione climacica di vasti tratti costieri della Sicilia occidentale e meridionale, in seguito pressocchè scomparsa a causa dell’antropizzazione del territorio. Le specie riportate nella sezione 3.3 ed indicate con la lettera D fanno riferimento ad entità ivi rappresentate, la cui presenza nel territorio in oggetto è comunque ritenuta di rilevante interesse fitogeografico.
Piano di Gestione/Misure di Conservazione
ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Il SIC, esteso per circa 237 ettari, è costituito da tre distinti siti localizzati nel territorio di Marsala, dislocati nella fascia costiera a nord dell’abitato, fino a Birgi Novo. Si tratta di una serie saline ancora attive e sfruttate attraverso la salicoltura; vengono inondate per buona parte dell’anno, con porzioni che si disseccano completamente in estate. Il substrato è impermeabile per l’elevata concentrazione di limo e argilla. Dai dati termopluviometrici delle stazioni di Trapani e Marsala risultano precipitazioni medie annue comprese fra i 483 ed i 500 mm, mentre le temperature medie superano i 21°C. Sulla base della classificazione bioclimatica di Rivas-Martinez, il territorio in oggetto rientra nel termomediterraneo inferiore secco inferiore. Nelle vasche di fredda le saline ospitano popolamenti a Cymodocea nodosa e Ruppia cirrhosa, insieme a popolamenti a invertebrati bentonici. Nelle zone marginale si sviluppano vari aspetti di vegetazione igroidrofitica a carattere alofitico, mentre la potenzialità delle zone calcarenitiche circostanti è potenzialmente attribuita a formazioni di macchia dell’Oleo-Ceratonion, tuttavia ormai quasi del tutto scomparse a seguito dell’antropizzazione del territorio.
Quality and importance
L’intera area riveste un’importanza rilevante, sia dal punto di vista paesaggistico che biologico-ambientale. Il sistema delle saline ospita un’insieme di comunità vegetali a carattere alofitico e subalofilo, definite da entità alquanto specializzate a rare in Sicilia; ciò anche in funzione della peculiarità dell’habitat, oltre che dalla stessa regressione nel territorio regionale. Numerose sono le specie della flora vascolare che figurano nella lista rossa (Conti, Manzi & Pedrotti, 1992). Il sito ospita un cospicuo numero di uccelli sia stanziali che migratori. Nel 1989 l’area delle saline di Trapani e dello Stagnone di Marsala è stata inserita nell’elenco dei siti europei di particolare importanza ornitologica.Nel 1980 l’area è stata dichiarata di elevato valore ornitologico a livello internazionale venendo inserita in un apposito “inventario”. Nel 1989 l’area dello Stagnone di Marsala e le saline di Trapani è stata inserita nell’elenco delle aree di particolare importanza ornitologica in Europa. Numerose le specie di insetti endemici o rari alcuni dei quali trovano nell’area dello stagnone l’unica stazione di presenza in Italia (es. Teia dubia).
Piano di Gestione/Misure di Conservazione
Stagnone di Marsala e Saline di Trapani – area marina e terrestre
ZPS – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Il sito è composto da un’ampia estensione di mare confinato e/o lagunare (lo Stagnone di Marsala) e una serie di saline costiere che si estendono immediatamente a sud della città di Trapani fino a Marsala. Sono presenti alcune piccole isole all’interno dello Stagnone (Mozia o S. Pantaleo, La Scuola e Santa Maria), mentre l’Isola Grande lo separa dal mare. La zona comprende anche un tratto di mare aperto, all’esterno della bocca nord di S. Teodoro.Dal punto di vista amministrativo l’area in oggetto, estesa per complessivi 3.581,96 ettari, interessa i territori comunali di Trapani, Marsala e Paceco.L’Isola Grande dello Stagnone, assieme all’Isola di Santa Maria ed all’Isola di San Pantaleo (Mozia), si ergono nell’ampia laguna prospiciente la costa di Marsala. La morfologia dell’intero comprensorio posto a nord di Marsala, inclusa l’area lagunare dello Stagnone, lascia supporre recenti movimenti di subsidenza che hanno probabilmente interessato anche parte della fascia costiera circostante, sulla base dei quali quella che prima doveva essere una larga piana alluvionale, è stata in gran parte sommersa. Ciò risulta evidente anche dagli affioramenti alluvionali presenti sulla stessa Isola Grande; tali affioramenti, di tipo argilloso- marnoso, alteratissimi e ad elevato contenuto di masserelle calcaree, botrioidali secondarie, nonchè di ciottoli di varia natura, si ripetono anche all’interno della fascia costiera del Marsalese. Le Saline di Trapani e Paceco includono una vasta depressione retrodunale ancora oggi sfruttata attraverso la salicoltura. L’intera area si trova inondata per buona parte dell’anno, con una porzione che si dissecca completamente in estate. Il substrato è impermeabile per l’elevata concentrazione di limo e argilla. L’ambiente di tipo lagunare è vivificato dalla presenza di due ampie bocche poste a nord e a sud dell’isola Lunga, che consentono una circolazione dell’acqua marina al suo interno.Dai dati termopluviometrici delle stazioni di Trapani e Marsala risultano precipitazioni medie annue comprese fra i 483 ed i 500 mm, mentre le temperature medie superano i 21°C – sulla base della classificazione bioclimatica di Rivas-Martinez, la ZPS rientra nel termomediterraneo inferiore secco inferiore.L’area marina antistante la bocca nord dello Stagnone è quasi interamente occupata da una rigogliosa prateria a Posidonia oceanica, che si estende da pochi cm di profondità fino a circa 5 metri: essa fa parte dell’immensa prateria che a partire da Capo Feto si estende fino alle coste di Trapani, comprendendo i fondali delle isole Egadi, con l’esclusione di Marettimo. All’interno della zona lagunare, fra l’Isola Grande e Santa Maria e La Scuola, la prateria assume una particolare struttura, la cosiddetta “formazione ad atollo”, disposta in maniera quasi perfettamente circolare e di dimensioni variabili. Fra Punta dell’Alga e l’Isola Grande la prateria forma il cosiddetto “plateau recifale”; le basse profondità tipiche dell’interno dello Stagnone permettono l’emersione delle foglie durante la bassa marea, per cui l’insieme di queste formazioni tipiche possono essere riassunte come “formazioni recifali”. La parte più interna dello Stagnone è invece quasi interamente ricoperta da un popolamento misto a Caulerpa prolifera e Cymodocea nodosa, appartenente alla biocenosi SVMC (Sabbie infangate in moda calma): al suo interno è presente anche la fanerogama Nanozostera noltii, oltre ad una moltitudine di specie di invertebrati bentonici (Poriferi, Cnidari, Molluschi, Anellidi Policheti, Crostacei, Echinodermi, ecc.). Rimarchevole è la presenza di forme aegagropile di specie algali, come Rytiphlaea tinctoria e Lithothamnion sp.: queste specie bentopleustofite vengono trascinate sul fondo dalla corrente e il lento rotolamento ne causa l’accrescimento a forma sferica, molto caratteristico. La grande biodiversità segnalata in quest’ambiente ne fa un’area di nursery e di alimentazione per moltissime specie ittiche, che qui trovano l’ambiente ideale per la riproduzione e per l’accrescimento dei giovanili di numerose specie di Sparidi, Mugilidi, ecc..Le saline che sono comprese nell’area ospitano, nelle vasche di fredda, popolamenti a Cymodocea nodosa e Ruppia cirrhosa, insieme a popolamenti a invertebrati bentonici.
4.2 Quality and importance
L’intera area riveste un’importanza notevolissima, sia dal punto di vista paesaggistico che biologico-ambientale. Il sistema delle saline e le stesse aree più o meno depresse dello Stagnone ospitano un insieme di comunità vegetali a carattere alofitico e subalofilo, caratterizzate da entità alquanto specializzate a rare in Sicilia, anche in funzione della peculiarità dell’habitat, oltre che dalla stessa regressione nel territorio regionale. Numerose sono le specie della flora vascolare che figurano nella lista rossa (Conti, Manzi & Pedrotti, 1992). Particolare interesse riveste altresì la presenza di varie entità della flora biologica. Nell’elenco riportato nella sezione 3.3, vengono menzionati alcuni interessanti elementi della flora, la cui presenza nel territorio è ritenuta di particolare interesse fitogeografico (D).Nel 1980 l’area è stata dichiarata di elevato valore ornitologico a livello internazionale venendo inserita in un apposito “inventario”. Nel 1989 l’area dello Stagnone di Marsala e le saline di Trapani è stata inserita nell’elenco delle aree di particolare importanza ornitologica in Europa. Numerose le specie di insetti endemici o rari alcuni dei quali trovano nell’area dello Stagnone l’unica stazione di presenza in Italia (es. Teia dubia).La presenza delle formazioni recifali di Posidonia oceanica, oltre all’importanza come nursery area per le specie ittiche, completano le peculiarità di quest’ambiente, che più di qualsiasi altro ha mantenuto un equilibrio fra le millenarie attività umane (pesca, acquacoltura e salicoltura) e le sue caratteristiche naturalistiche ed ecologiche. All’interno della prateria di Posidonia oceanica è presente il Mollusco Pinna nobilis, il più grande Bivalve presente nel Mediterraneo e inserito nell All. 4 della Direttiva Habitat. L’area marina è segnalata come elettiva per i processi di speciazione di taxa marini. Sono state rinvenute 2 specie di Osteitti: Opeatogenys gracilis e Syngnathus abaster.
Piano di Gestione/Misure di Conservazione
Paludi di Capo Feto e Margi Spanò
ZPS/ZSC – Regione Biogeografica Mediterranea
Other Site Characteristics
Il SIC comprende delle aree costiere, disgiunte in tre corpi (Capo Feto e Margi Spanò, zona costiera di Punta Parrino e Margi Milo), comprese tra Capo Feto e Torre Scibiliana; nel complesso l’estensione complessiva supera di poco i 300 ettari. Si tratta di superfici palustri separate dal mare da uno stretto e basso cordone dunale, caratterizzate da un substrato impermeabile, data l’elevata concentrazione di limo e argille; infatti, nel periodo invernale le depressioni vengono inondate dalle acque marine, cui si aggiungono apporti di acque dolci provenienti dall’interno. Nel periodo estivo le stesse depressioni tendono parzialmente a prosciugarsi, generando così degli habitat alquanto peculiari ed espressivi, di particolare rilevanza naturalistico-ambientale; ospitano interessanti aspetti floristicofitocenotici, oltre a rappresentare delle importanti oasi per la fauna, stanziale e migratoria. Dal punto di vista amministrativo, l’area di Capo Feto e dei Margi Spanò interessa il territorio comunale di Mazara del Vallo, mentre i biotopi di Punta Parrino e dei Margi Milo (in prossimità di Petrosino) fanno riferimento al comune di Marsala. Dai dati termopluviometrici delle vicine stazioni di Trapani e Marsala risultano precipitazioni medie annue comprese fra i 483 ed i 500 mm, mentre le temperature medie annue superano i 21°C. Dal punto di vista bioclimatico, il territorio rientra pertanto nel termomediterraneo inferiore secco inferiore. La vegetazione è preminentemente caratterizzata va varie formazioni alofitiche delle aree palustri (Brullo & Furnari, 1976; 1978).
Quality and importance
Complesso di aree umide costiere di grande importanza biologico-ambientale e fitocenotico, le quali ospitano numerose specie della avifauna stanziale e migratrice. Tra le specie della flora vascolare inserite in Liste Rosse regionali delle piante d’Italia di CONTI et al. (1997) e nell’Inventario delle specie a rischio della Sicilia di RAIMONDO et al. (1996), figurano le endemiche Atriplex tornabeni, Limonium halophilum, Limonium mazarae, Limonium ferulaceum, Ruppia maritima subsp. drepanensis, oltre a varie entità rare o di interesse fitogeografico (Cressa cretica, Salicornia patula, Ipomoea sagittata, Spartina juncea).L’area delle paludi del mazarese presenta una elevata importanza soprattutto come luogo di sosta, anche temporanea, di numerose specie di uccelli durante le migrazioni. Numerose sono anche le specie che svernano. Alcune specie di insetti endemici sono esclusive di quest’area strettamente legate ecologicamente all’ambiente palustre.
Piano di Gestione/Misure di Conservazione
ALTRE AREE PROTETTE
EUAP1110 RNR Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco
EUAP0891 RNR Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala
Zona Ramsar SALINE DI TRAPANI E PACECO
Zona Ramsar PALUDE COSTIERA DI CAPO FETO, MARGI SPANO’, MARGI NESPOLILLA E MARGI MILO