Valdieri – Pradleves

Tappa 43: Valdieri – Pradleves

Info tappa

Data di Partenza: 

Mercoledì 15/05/2019

Comuni attraversati:

Valdieri, Aisone, Castelmagno, Demonte, Marmora, Sambuco, Pradleves

Lunghezza percorso: 65,9 Km

Mappa percorsi settimanali e Sistema delle Aree protette terrestri

SIti Natura 2000

Alpi Marittime

IT1160056

ZSC – Regione Biogeografica Alpina

Other Site Characteristics

Sito montano (estensione altitudinale tra 700 e oltre 3200 m s.l.m.) dominato da rocce cristalline; morfologia aspra e accidentata, presenza di grotte e formazioni tipicamente legate al modellamento glaciale. È presente la sequenza vegetazionale che va dal piano montano a quello nivale. Agricoltura marginale, pascolo ancora praticato in alpeggio. Presenti 3 invasi artificiali

Qualità e importanza

Rilevati 18 ambienti di interesse comunitario, tra cui 2 considerati prioritari dalla D.H. Nell’elenco floristico, circa 1500 specie, 31 delle quali inserite nella Lista Rossa nazionale, 54 nella Lista Rossa regionale e 3 di interesse comunitario. Notevole importanza per la fauna ornitica (180 le specie segnalate,17 delle quali in Direttiva Uccelli), di impronta tipicamente alpina, anche se la presenza di alcuni bacini artificiali permette la sosta di numerose specie acquatiche, soprattutto durante il passo migratorio. Si sottolinea la presenza del gipeto. Tra la mammalofauna, circa 40 specie, tra cui 13 chirotteri ed il lupo. L’entomofauna di grande valore:210 specie di carabidi (tra cui 41endemismi delle Alpi Occidentali) e numerosissimi lepidotteri

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di conservazione sito-specifiche DGR 21-4635 del 06-02-2017  Testo  Allegati

 

Stazione di muschi calcarizzanti – C.ba Seviana e C.ba Barmarossa

IT1160016

ZSC – Regione Biogeografica Alpina

Other Site Characteristics

Raro esempio, a livello regionale, di cratoneureto a bassa quota attualmente intatto.

Qualità e importanza

Cenosi muscinali lungo due ruscelli con acque ricche di basi. Le acque del Rio di Comba Seviana sono accompagnate da vegetazione fanerogamica, dato che scorrono in aree scoperte o poco arborate. Il contrario avviene per quelle di Comba Barmarossa scorrenti entro boschi senza relazioni con la zona umida.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di conservazione sito-specifiche D.G.R. 31-3388 del 30-5-2016  Testo

 

 

Stazione di Linum narbonense

IT1160017

ZSC – Regione Biogeografica Alpina

Other Site Characteristics

Principale stazione eterotopica del lino in Valle Grana (che, con altre prossime e disseminate, sono le uniche del Piemonte e delle Alpi) e seconda solo a quelle della Liguria occidentale, site in ambiente mediterraneo. Meso e xero – brometi con numerose specie di orchidacee.

Qualità e importanza

Pendii ripidi su calcare, esposti a sud, a clima mite durante l’inverno.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di conservazione sito-specifiche D.G.R. 31-3388 del 30-5-2016   Testo

 

Vallone dell’Arma Alpina

IT1160067

SIC – Regione Biogeografica Alpina

Other Site Characteristics

 

Qualità e importanza

Il sito rappresenta l’unico sito italiano per la specie. Le popolazioni un tempo presenti in provincia di Torino (Val Chisone, Val Susa) si sono estinte intorno al 1920; soltanto nel 2002 E. maturna è stata ritrovata (Gallo e Gianti, 2003), dopo la designazione dei siti di interesse comunitario, pertanto attualmente la popolazione non risulta protetta. La specie è presente con un’unica popolazione che compie una sola generazione l’anno, le femmine depongono le uova su Fraxinus excelsior. Dopo lo svernamento i bruchi scendono dai frassini per nutrirsi di piante erbacee, in particolare del genere Plantago (Dolek et al, 2013). A livello Europeo la specie è considerata VU (vulnerabile). La Lista Rossa Italiana la riporta come CR (in pericolo critico), le motivazioni riportate sono le seguenti: a partire dal 2003 in 8 anni la popolazione si è più che dimezzata (<250 individui). L’areale di distribuzione (EOO) è minore di 100 km2 e l’area effettivamente occupata (AOO) è minore di 10km2. Oggetto di pesantissimo prelievo a scopo commerciale e per collezionismo. La popolazione teme anche la mancata gestione delle piante di Frassino e il sovrapascolo primaverile che incide negativamente sulle larve mature che si nutrono di Plantago. Nel corso del 2016 la specie è stata monitorata dal laboratorio di zoologia del DBIOS e i risultati mostrano un lieve incremento, ciò ha fornito i dati riportati nella sezione “Population in the site”.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Sito proposto con DGR 20 aprile 2017, n. 33-4914Misure di conservazione generali (Testo coordinato D.G.R. n. 54-7409 del 7/4/2014 modificata con D.G.R. n. 22-368 del 29/9/2014,  D.G.R. n.17-2814 e del  18/01/2016 e D.G.R. n.D.G.R. n.24-2976 del 29/2/2016)

 

Comba di Castelmagno

IT1160065

SIC – Regione Biogeografica Alpina

Other Site Characteristics

 

Qualità e importanza

Sito di importanza prioritaria per la conservazione dell’habitat degli arbusteti montani xerofili a bosso su roccia (5110) caratterizzati dalla presenza dominante del bosso, di elementi mediterranei e di endemismi delle rupi calcaree. Di particolare rilievo le faggete (habitat 9150) e i querceti a bosso, cenosi uniche e peculiari nel contesto alpino. Le pareti rocciose situate nella gola scavata dal torrente Grana tra Pradleves e Campomolino e in altre pareti rocciose presenti nel SIC ospitano numerosi elementi della flora rari e endemici delle Alpi sudoccidentali.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Sito proposto con DGR 20 aprile 2017, n. 33-4914Misure di conservazione generali (Testo coordinato D.G.R. n. 54-7409 del 7/4/2014 modificata con D.G.R. n. 22-368 del 29/9/2014,  D.G.R. n.17-2814 e del  18/01/2016 e D.G.R. n.D.G.R. n.24-2976 del 29/2/2016)

 

Stura di Demonte

IT1160036

ZPS – Regione Biogeografica Continentale

Other Site Characteristics

Ampio greto di fondovalle alpino, con presenza di divagazioni del torrente, aree ricolonizzate da vegetazione arborea e arbustiva, nonché compresenza di piccoli ambienti umidi e xerici. Vasta area di fondovalle priva di insediamenti industriali e di edilizia residenziale.

Qualità e importanza

La Stura è considerata uno dei cinque ultimi fiumi naturali dell’intero arco alpino (l’unico in Italia), con popolamenti ittici e di macro invertebrati eccezionali (EBI = 11/12). Sorgenti carsiche con invertebrati stigoblonti, 6 habitat di interesse comunitario.

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di conservazione sito-specifiche DGR_6-4583 del 23-01-2017  Testo  Allegati

 

Alte Valli Stura e Maira

IT1160062

ZPS – Regione Biogeografica Alpina

 

Other Site Characteristics

Ambiente alpino dalla caratteristica morfologia glaciale testimoniata da circhi glaciali, campi di massi erratici, laghi di escavazione glaciale, morene. Laghi alpini con peculiare vegetazione acquatica e aree palustri. Estesi boschi di conifere, con alcuni importanti nuclei a Pinus uncinata e Picea abies.

Qualità e importanza

Numerosi ambienti della Direttiva Habitat, tra cui alcuni prioritari. Specie floristiche e faunistiche rare. Circa30 specie di uccelli inserite nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE, di cui 14 nidificanti (buona popolazione nidificante di ortolano a quote tra le più elevate a livello Regionale).  Popolazioni importanti di specie legate all’ambiente alpino. Presenza di Gypäetus barbatus. L’area rappresenta un collo di bottiglia d’interesse internazionale durante la migrazione attiva post riproduttiva, in particolare per rapaci (oltre 4.000 individui intransito, 23 specie tra cui alcune rarità) ma anche per di altri grandi veleggiatori ed alcuni limicoli. Limite settentrionale della distribuzione del lupo in Italia ed interessanti colonie di chirotteri. Presenza di Lacertaagilis (uno dei due siti noti in Italia, limite meridionale della specie in Europa Occidentale). Buon numero di endemismi silicoli delle Alpi Marittime. Presenza di Opilionidi endemici delle Alpi Sud-Occidentali e di Erebiascipio (in due località in Italia, stenoendemica Alpi Marittime).

Misure di Conservazione/Piano di Gestione

Misure di Conservazione generali DGR 54 del 07/07/2014 e smi